Avvenire di Calabria

Consegnato il prestigioso riconoscimento nazionale per il perseguimento del bene comune, ispirandosi all’opera e all’azione del “sindaco santo” di Firenze

Carceri, ‘ndrangheta e immigrazione: le parole del cardinale Zuppi al Premio La Pira – Città di Cassano

Il presidente della Cei è intrevenuto sui temi cruciali della giustizia italiana e del fenomeno migratorio

di Redazione Web

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Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo metropolita di Bologna, ha espresso le sue opinioni su alcuni temi cruciali durante la consegna del premio nazionale “Giorgio La Pira – Città di Cassano”.

La situazione carceraria in Italia

«La situazione carceraria in Italia provoca molte domande per tutti. Dobbiamo prestare attenzione alla certezza della pena, ma anche alle pene alternative e a come garantire che il carcere sia per la rieducazione e la riparazione, e non sia mai soltanto punitivo», ha dichiarato il cardinale Zuppi. Il sovraffollamento delle carceri è un problema che rende estremamente difficili le condizioni di vita e di lavoro per la polizia penitenziaria.


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«Speriamo che le decisioni future vadano nella direzione giusta, per alleggerire questa situazione e per una giustizia che guardi sempre alla liberazione, perché questa è la vera sicurezza. La sicurezza è aiutare il fine della detenzione che è sempre riparativo.»

La lotta alla ‘ndrangheta in Calabria

«La presenza della ‘ndrangheta in Calabria è una cappa, ma può fornire anche una grande consapevolezza, dando forza ed energia per dimostrare che la Calabria non è la ‘ndrangheta. Ci deve essere una forte reazione dello Stato e dei cittadini contro le mafie», ha sottolineato il cardinale. Le mafie sfruttano le difficoltà e le fragilità del sistema, impadronendosi di spazi lasciati liberi. «Speriamo che la Calabria dimostri sempre di essere capace di difendere il diritto e la giustizia.»

La tragedia di Steccato di Cutro e l'immigrazione

«Vediamo se ci sarà il giudizio. Abbiamo sempre fiducia nella giustizia, altrimenti sono soltanto speculazioni. Dobbiamo fare di tutto affinché nessuno muoia in mare», ha dichiarato Zuppi, commentando la tragedia di Steccato di Cutro che ha provocato la morte di 94 persone, di cui 35 minori.


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Il cardinale ha insistito sul fatto che la gestione dell'immigrazione è una sfida europea, non solo italiana, e che bisogna uscire dalla logica emergenziale: «È un’emergenza che dura da 40 anni, quindi è inaccettabile continuare a considerarla tale. La lotta all’illegalità richiede il rispetto della legalità.»

La consegna del premio “Giorgio La Pira – Città di Cassano”

Confcooperative Calabria ha partecipato con entusiasmo alla serata dedicata alla memoria di Giorgio La Pira, durante la quale il cardinale Zuppi ha ricevuto il premio “Giorgio La Pira - Città di Cassano” dalle mani di Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi, e Mons. Savino. Il riconoscimento, giunto all’ottava edizione, viene assegnato ogni anno alle personalità che si sono contraddistinte per il perseguimento del bene comune, ispirandosi all’opera e all’azione del “sindaco santo” di Firenze, Giorgio La Pira.

Le parole di speranza e impegno civico

Alla cerimonia erano presenti il presidente di Confcooperative Calabria, Camillo Nola, e il vice presidente, Rocco Sicoli, che hanno ascoltato con grande interesse la lectio magistralis del cardinale Zuppi. «Le parole del cardinale Zuppi devono rappresentare una fonte di ispirazione per tutti i cittadini calabresi e per noi cooperatori», ha sottolineato Nola. «Iniziamo a costruire insieme il mondo che vogliamo partendo dalle nostre comunità, come diceva il sindaco santo, sono unione di persone e anime, luoghi da custodire con amore».


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Anche il vice presidente Rocco Sicoli ha ringraziato Mons. Savino e i vescovi calabresi per l’iniziativa: «Questo splendido evento dimostra che la Calabria vuole e può essere protagonista del cambiamento. Abbiamo la responsabilità di lavorare per una società più giusta, sostenibile e inclusiva.»

Le parole del cardinale Zuppi e degli altri partecipanti alla cerimonia riflettono un messaggio carico di fede e di speranza, con un chiaro invito all’impegno civico e alla responsabilità nella costruzione di processi di pace e giustizia.

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