Avvenire di Calabria

Vaccini: Unicef-Oms, 123mila bambini in Europa e Asia Centrale non hanno ricevuto alcuna vaccinazione salvavita

di Redazione Web

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Secondo le ultime stime sulla copertura vaccinale nazionale (Wuenic) lanciate dall’Oms e dall’Unicef, 123mila bambini in Europa e in Asia Centrale non hanno ricevuto alcuna vaccinazione di routine. I bambini “a dose zero”, cioè quelli che non hanno ricevuto alcun vaccino di routine, sono a maggior rischio di contrarre malattie mortali e spesso sono un segnale del fatto che loro e le loro famiglie stanno perdendo altri servizi essenziali. È quanto denuncia oggi l’Unicef in un comunicato. Le stime mostrano significative disuguaglianze nella copertura vaccinale in Europa e in Asia Centrale. Mentre l’86% dei Paesi (18 su 21) hanno raggiunto una copertura del 90% per una dose di difterite, tetano e pertosse (DTP1), solo la metà ha raggiunto lo stesso livello di copertura per la terza dose (DTP3) – un indicatore chiave per la copertura vaccinale complessiva. La Romania, l’Ucraina e l’Azerbaigian rappresentano il 51% (192.000) di tutti i bambini non vaccinati o sotto vaccinati, il che riflette le sfide persistenti nel raggiungere i bambini più vulnerabili. Sempre secondo Unicef, una situazione preoccupante per quanto riguarda la vaccinazione contro il morbillo, con una copertura in calo o che deve ancora tornare ai livelli pre-pandemici in oltre la metà dei Paesi della regione. Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia settentrionale e Romania hanno riportato tassi di copertura inferiori all’80%. “Queste stime dimostrano che la copertura vaccinale nella nostra regione è in continuo calo e che troppi bambini non ricevono i vaccini salvavita”, ha dichiarato. “Non c’è ragione – sottolinea Fatima Cengic, specialista regionale dell’Unicef per le vaccinazioni in Europa e Asia Centrale – per cui i bambini debbano correre il rischio di morire per malattie prevenibili con un vaccino in Europa e in Asia Centrale nel 2024. Sono fondamentali azioni urgenti che comprendono: dare priorità ai finanziamenti e investimenti sui programmi di immunizzazione e sistemi sanitari”.

Fonte: Agensir

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