Avvenire di Calabria

L'impegno per lo sviluppo della comunità: in questo quadro si muove anche il Dipartimento reggino di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane

Università, Terza missione: il sapere, innesto della società

Redazione Web

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di Daniele Cananzi*- Da qualche anno, l’Università ha inteso esplicitare la c.d. Terza missione quale ulteriore compito che si affianca a quelli tradizionali della ricerca e dell’insegnamento. ‘Esplicitare’ perché se la ricerca è lo sforzo di comprensione della realtà e l’insegnamento consiste nella trasmissione di questo sapere, pensare – com’è proprio della Terza missione – ad un contributo diretto sui territori e nella società significa chiudere il cerchio, esplicitando qualche cosa che già era presente negli altri due ambiti: l’impegno per lo sviluppo dell’intera comunità.
In questo quadro si muove anche il DIGIES che ha sposato la filosofia della Terza missione anche per la sua fisiologica composizione, sintesi di Giurisprudenza, Economia e Scienze umane, dunque col portato di quel sapere chiamato ad incidere direttamente sulla società. L’azione posta in essere, conseguentemente, non solo è sostenuta dalla convinzione dell’importanza della Terza missione ma anche e soprattutto dalla consapevolezza di dover lavorare per lo sviluppo di un territorio complesso – com’è quello meridionale, calabrese e metropolitano – quanto mai bisognoso di un’azione che coinvolga e includa l’intera comunità.
Sulla scorta di ciò sono state pensate le due linee direttrici fondamentali sulle quali si collocano le singole iniziative: una linea che attiene le attività per gli studenti e una seconda linea che riguarda le attività per la popolazione.
Per quanto anima la prima, il DIGIES svolge una intesa opera di co-organizzazione di eventi culturali e di approfondimento per gli studenti e con gli studenti, anche grazie alle associazioni studentesche particolarmente vivaci che animano la Cittadella universitaria. Qui Terza missione significa andare oltre la formazione propria di un corso di studi e aprire la mente dei giovani ad un sapere e una coscienza di più ampio respiro.
La seconda linea di azione, quella relativa alla popolazione, costituisce anche l’impegno più delicato e innovativo.
Da un lato infatti si organizzano attività finalizzate a stimolare il fermento culturale della città; temi quali quelli europei, trattati ad esempio nei cicli dei Dialoghi sull’Europa, o quelli delle politiche sociali o di Diritto e Letteratura, hanno riscosso un notevole e sempre crescente interesse negli anni.
Dall’altro lato, il DIGIES ha inteso che Terza missione dovesse significare anche aprire l’Università alla città. In questo senso, la Terza missione è stata pensata attraverso una serie di protocolli di intesa sottoscritti con le associazioni culturali cittadine in base ai quali la sede del DIGIES nella centralissima Via dei Bianchi viene messa a disposizione dei cittadini perché siano loro ad organizzare attività culturali. La ragione che ha spinto un simile impegno, che non poco onera strutture e persone del DIGIES, è abbastanza semplice: colmare quel gup tra città e Università facendo sentire come una ‘cosa propria’ l’Università, facendo scoprire spazi e strutture che prima erano spesso incredibilmente ignorati o sconosciuti. In questo senso sono state le migliori anime della società a organizzare incontri e presentazioni di libri, dibattiti e attività di poesia, letteratura, medicina, storia, psicologia che hanno coinvolto centinaia di persone.
L’‘esplicitazione’, dunque, della Terza missione rappresenta un importante modo di sviluppo, dei territori perché dei cittadini. Ed è proprio questa la missione dell’Università.

*Professore associato di filosofia del diritto e delegato DiGiES alla Terza missione

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