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Oltre un milione di persone in Ucraina sta vivendo una grave carenza d’acqua dopo la distruzione della diga di Kakhovka: Save the Children stima che circa 310mila minori sono senz’acqua potabile e i raccolti stanno seccando, con il rischio di un ulteriore aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Il ministero ucraino della Protezione dell’ambiente e delle risorse naturali ha dichiarato che circa 1,25 milioni di persone delle regioni di Dnipro, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Kherson sono prive di forniture idriche stabili e circa 700mila persone hanno bisogno di assistenza per ottenere acqua potabile sicura. Dopo la distruzione della diga, il lago artificiale di Kakhovka non è più fonte di approvvigionamento idrico per molte città, villaggi e terreni agricoli dell’Ucraina meridionale, inoltre l’acqua precipitata ha sommerso 80 città e villaggi, costringendo alla fuga circa 3.600 persone, tra cui 600 bambini. Il livello dell’acqua nel fiume Dnipro si è ridotto del 70%, mettendo fuori uso le stazioni di pompaggio e privando di qualsiasi fonte d’acqua le comunità lungo la riva del fiume, che ora dipendono esclusivamente dalla fornitura idrica delle organizzazioni umanitarie. “La crisi umanitaria provocata dalla distruzione della diga di Kakhovka è a più livelli e il suo impatto a lungo termine comincia solo ora a manifestarsi. Ho visitato l’Ucraina meridionale e ho visto in prima persona l’effetto delle inondazioni sui bambini. Le famiglie, che hanno sopportato 17 mesi di bombardamenti, ora hanno le abitazioni gravemente danneggiate o distrutte dall’innalzamento dell’acqua. I loro orti sono stati completamente spazzati via, lasciando molti senza mezzi di sostentamento”. Sono queste le parole di Sonia Khush, direttrice di Save the Children in Ucraina, che sottolinea come dall’esplosione della diga di Kakhovka, Save the Children ha distribuito 225 tonnellate di acqua potabile e 12mila kit igienici alle comunità colpite nelle regioni di Kherson, Mykolaiv e Dnipro. Sono stati inoltre elargiti circa 1,5 milioni di dollari di assistenza in denaro alle famiglie colpite dalle inondazioni e dalla carenza d’acqua. Save the Children chiede a tutte le parti di rispettare gli obblighi previsti dal diritto internazionale umanitario e dai diritti umani e di garantire che i civili e gli obiettivi civili, in particolare quelli che hanno un impatto sui bambini come bacini idrici, case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.
Fonte: Agensir