Avvenire di Calabria

Presso il Comune di Polistena il confronto organizzato dalla sigla di categoria della Cisl regionale

Tirocinanti di inclusione sociale a confronto su futuro e ultime novità legislative

I Tis degli enti locali chiedono analogo trattamento anche per i colleghi impiegati in altri enti e nel settore privato

di Redazione Web

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Dopo le ultime novità giunta dal parlamento nei giorni scorsi grazie all'emendamento al decreto "Milleproroghe" a firma del deputato reggino Francesco Cannizzaro, in diverse località della Calabria si sono svolte assemblee tra sindacati e Tirocinanti di inclusione sociale.

A Polistena l'assemblea dei Tirocinanti di inclusione sociale

La sede del Comune di Polistena ha ospitato l'Assemblea dei Tirocinanti degli enti comunali della Piana di Gioia Tauro. La riunione è stata convocata dopo le recenti novità che ruotano intorno alla vertenza Tis della Calabria. Ad organizzarla Rosa Ferrandello, delegata Tis FeLSA CISL Calabria, sono intervenuti Gianni Tripoli segretario generale della FeLSA CISL, Romolo Piscioneri segretario generale UST CISL Reggio Calabria, Enzo Musolino segretario generale della CISL ed il sindaco di Polistena Michelangelo Tripodi.


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Al centro del confronto l'Emendamento Tis, l'approvazione e promulgazione in legge sul Decreto "Milleproroghe" e la sintesi dei nuovi scenari politici/amministrativi post emendamento, insieme ad eventuali e proposte.

Nei prossimi giorni, infatti, il D.L. 215/23 dovrebbe essere promulgato in legge. Il 14 febbraio è stato inserito un emendamento a firma dei deputati reggini di Forza Italia, Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo, per dar vita ad una norma che consenta agli enti utilizzatori dei 4 mila TIS Calabria di contrattualizzare in deroga i lavoratori.

Fatti passi in avanti, ma rimangono alcuni vuoti da colmare

«Grazie all'emendamento si creerebbe una norma a favore di questi lavoratori invisibili e sommersi che operano da anni, senza un regolare contratto collettivo nazionale di lavoro, nella Pubblica amministrazione calabrese. Ma è pur vero - si legge in una nota del coordinamento dei TIS - che è una norma vuota, e lacunosa».


PER APPROFONDIRE: Tirocinanti calabresi in attesa, il loro futuro si gioca a Roma


In che senso vuota? «Di fondi economici tali da garantire uno stipendio minimo dignitoso ad un contratto di 18 ore settimanali. I cinque milioni di euro previsti non basterebbero nemmeno per un centinaio di contratti», viene ancora evidenziato nel comunicato.

Un tavolo di confronto per colmare le lacune normative

Nel corso dell'assemblea sindacato-TIS, inoltre, sono state evidenziate inoltre alcune lacune. Una fetta di tirocinanti rimarrebbe esclusa. L’emendamento ad oggi, si legge nella nota, «porterebbe ad una contrattualizzazione in deroga solo i Tirocinanti ospiti degli enti locali, come Comuni, Provincie e Città Metropolitane, lasciando fuori i Tis di Asp, Asl, Enti Parco e privati».


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Dal confronto in assemblea, «è emersa la necessità nei prossimi mesi, nella seconda fase dell’iter legislativo, di riprendere la questione ad un tavolo di concertazione, tra sindacati uniti per la vertenza (CGIL, CISL. UIL e USB), politica regionale e nazionale, con lo scopo di implementare la normativi con ulteriori decreti attuativi per colmare le attuali lacune»

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