Avvenire di Calabria

Nuovi provvedimenti approvati nel corso dell'ultima riunione dell'esecutivo guidato da Occhiuto

Calabria, nuove misure per i tirocinanti di inclusione sociale

L'assessore al lavoro Calabrese: «Prosegue il nostro impegno per chiudere una vicenda annosa»

di Redazione Web

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Dalla Giunta regionale della Calabria nuove misure per i Tirocinanti di inclusione sociale, alla riorganizzazione della struttura amministrativa, al Piano per l’utilizzo beni confiscati criminalità, a risorse da destinare ai Comuni per messa in sicurezza del territorio

Tirocinanti: nuove misure per chiudere i percorsi di inclusione sociale

Con una delibera dell’assessore al Lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, l’Esecutivo ha stabilito di dare ulteriori indirizzi al Dipartimento Lavoro per l’individuazione di misure di accompagnamento per la chiusura dei percorsi di tirocinio di inclusione sociale. Nello specifico, le indicazioni approvate riguardano la definizione di una misura che preveda il riconoscimento di un sostegno economico da destinare ai soggetti che hanno compiuto il sessantesimo anno di età e che non hanno diritto alla misura nazionale dell’Assegno di inclusione (Adi).



Per gli under 60, si stabilisce inoltre di definire misure di politica attiva del lavoro per l’inserimento lavorativo, attraverso la ricognizione presso i Comuni della disponibilità ad assumere, nonché attraverso la definizione di un progetto pilota che preveda la possibilità di impiegare tali soggetti per l’attuazione di percorsi di sostegno e accompagnamento finalizzati al supporto a persone con bisogni di cure sanitarie.


PER APPROFONDIRE: Beni confiscati, ecco chi li gestisce in Calabria


«C’è un grande impegno da parte della Regione sulla problematica dei tirocinanti di inclusione sociale e sul più ambio bacino del precariato in Calabria. Ora – ha sottolineato l’assessore regionale al lavoro e alla Formazione professionale Giovanni Calabrese – sulla base del provvedimento normativo nazionale, che ha disposto la proroga del termine per un altro anno per la realizzazione dei Tis e per cui abbiamo già individuato 30 milioni di euro, come Giunta Occhiuto, abbiamo deliberato un aumento delle risorse di oltre 8 milioni di euro. Partendo da ciò vogliamo arrivare in tempi brevi alla definizione del percorso lavorativo di ognuno dei 4 mila tirocinanti calabresi».

«C’è un confronto costante al tavolo romano con il ministro della Funzione Pubblica, il ministro del Lavoro e i rispettivi tecnici ministeriali. Insieme, con i dipartimenti regionali al lavoro e alla Programmazione, abbiamo tracciato un percorso, condiviso anche con il ministro della Funzione pubblica, che prevede – ha specificato infine l’assessore Calabrese – una serie di azioni che comprendono incentivi agli enti locali e alle aziende pubbliche per la loro riassunzione, assegni di inclusione sociale per gli over 60, forme fuoriuscita volontaria, voucher. Stiamo lavorando, con un impegno a 360 gradi, per trovare, senza illudere nessuna una soluzione definitiva per chiudere una vicenda che va avanti ormai da troppo tempo».

Struttura organizzativa, approvate le modifiche del regolamento

La Giunta della Regione Calabria, nella seduta di ieri, su proposta del vicepresidente e assessore all’Organizzazione, Risorse umane e Valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità, Filippo Pietropaolo, ha approvato le modifiche del regolamento regionale (12/2022) sull’assetto generale della struttura organizzativa.

L’obiettivo di questo nuovo modello organizzativo è creare una struttura più agile, in grado di rispondere in maniera più efficiente e rapida, attraverso l’adozione di processi snelli e duttili, alle sfide di un contesto esterno sempre più complesso e in rapida evoluzione. Mira inoltre a eliminare settori con competenze analoghe e a valorizzare la collaborazione tra essi, garantendo unitarietà di azione su materie comuni, al fine di semplificare i processi attuativi.

Beni confiscati alle mafie: una mappa per la gestione

In materia di valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, sempre su indicazione del vicepresidente Pietropaolo, è stato anche approvato il Piano di settore per l’attuazione del Programma regionale Fesr Fse 2021/2027 e dell’accordo di coesione Fsc 21/27. Il Piano di settore, che rappresenta anche la mappa del fabbisogno espressa dal territorio, è stato elaborato sulla base della ricognizione delle progettualità dei Comuni, propedeutica ad avviare la coprogettazione con il Terzo settore per arrivare al vero e proprio Piano di azione dettagliato.

Per l’utilizzo dell’enorme patrimonio confiscato alla criminalità organizzata, la mappa è stata costruita attraverso una rigorosa analisi di contesto, col supporto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e del Forum del Terzo settore, con un focus sui beni confiscati di proprietà regionale. Le risultanze sono state, altresì, condivise con le cinque Prefetture calabresi e con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).

Dalla Regione risorse in arrivo per i comuni a rischio idrogeologico

Infine, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Maria Stefania Caracciolo, si è stabilito di dare indirizzo al Dipartimento Infrastrutture e Lavori pubblici per l’assegnazione ai Comuni delle risorse, frutto di trasferimenti statali di cui alla Legge 30/12/2018, n. 145, art. 1, commi 134 e 135 e s.m.i. La norma prevede il finanziamento di interventi per la messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la messa in sicurezza di strade, edifici scolastici e altre strutture di proprietà comunale, per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico, per progetti di rigenerazione urbana, riconversione energetica e utilizzo di fonti rinnovabili, infrastrutture sociali, bonifiche ambientali dei siti inquinati, l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili a utilizzo pluriennale.



Nello specifico, le risorse da assegnare si riferiscono all’anno 2025 e ammontano a euro 5.552.700,00, più una quota parte delle risorse complessive di euro 11.573.700,00 per l’anno 2026. Le istanze ammissibili presentate verranno finanziate con priorità per i Comuni aventi una più modesta densità di popolazione residente, sulla base del censimento relativo all’anno 2021, tenuto conto della maggiore difficoltà a disporre di finanziamenti per affrontare le problematiche presenti nel territorio. Le rimanenti istanze ammissibili saranno finanziate successivamente, con quota parte delle risorse relative al 2026.

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