Avvenire di Calabria

Terremoto in Marocco: card. López Romero (Rabat), “siamo costernati, tutta la nostra compassione per le vittime”. Riunione Caritas questa mattina a Rabat 

di Redazione Web

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“Non ho ancora informazioni precise di tutto il paese. Siamo però costernati per quello che è successo ed esprimiamo la nostra compassione per le famiglie che hanno perso qualche caro e per tutti coloro che sono feriti o hanno subito danni alle abitazioni”. Raggiunto telefonicamente dal Sir, sono le prime parole che  esprime il card. Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat (Marocco). Era in ufficio – racconta – quando ieri sera un forte terremoto, 6.8 nella scala Richter, ha scosso l’intero paese. “Ho sentito tutto l’edificio muoversi, durante quei secondi che sono sembrati una eternità. Siamo a Rabat, una città che si trova molto lontano rispetto all’epicentro ma la scossa, anche qui, si è sentita forte”. Il pensiero dell’arcivescovo salesiano va subito alle vittime. “Ho sentito che sono più di 600 i morti. So che le autorità marocchine stanno reagendo prontamente e stanno facendo tutto il possibile per aiutare la popolazione colpita. Ad aver subito i danni maggiori, sono soprattutto i villaggi delle montagne. Che io sappia nelle grandi città non ci sono gravi problemi. Voglio quindi esprimere tutta la nostra vicinanza soprattutto a coloro che sono stati colpiti maggiormente dal terremoto e chiedo ai cristiani del paese di pregare per le vittime e fare tutto il possibile per essere vicini a chi ha bisogno”. Riguardo alle azioni di aiuto che la Chiesa locale sta pensando di attivare, l’arcivescovo spiega: “Siamo una piccola chiesa con risorse molto limitate. Ma questa mattina abbiamo una riunione di Caritas che era già programmata. Parleremo di come possiamo aiutare le persone più colpite. Ma è successo solo da poche ore e non sappiamo dove sono i più bisognosi, quanti sono. Dobbiamo quindi raccogliere prima tutte queste informazioni nelle prossime ore”. C’è una certezza: “il Marocco – dice il card. López Romero – in questi anni ha saputo raggiungere una certa stabilità. Ha quindi le risorse umane ed economiche ad una catastrofe come questa anche se saranno ben accolti tutti gli aiuti che verranno dall’esterno”.

Fonte: Agensir

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