Avvenire di Calabria

I dati del Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI) fanno ben sperare per la crescita del Mezzogiorno nel contesto del Mediterraneo

Mediterraneo, bene il Sud Italia ma la Calabria continua a soffrire il ritardo infrastrutturale

La Segretaria della Uil regionale Senese: «La nostra regione continua a soffrire il gap infrastrutturale che la pregiudica rispetto alle altre realtà territoriali del Paese»

di Redazione Web

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Gli ultimi dati sullo sviluppo nel Sud Italia fra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo fanno ben sperare, ma la Calabria continua a soffrire. L'analisi del segretario generale della Uil Calabria, Mariaelena Senese che lancia una proposta a imprese e politica.

Cresce il Sud, ma la Calabria continua a faticare

Negli ultimi anni, il Sud Italia ha dimostrato una crescente attrattività e competitività, confermandosi la terza regione più attrattiva tra i 22 Paesi del Mediterraneo, secondo i dati del Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI).


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Tuttavia, nonostante questi progressi significativi, la Calabria continua a soffrire di un grave ritardo infrastrutturale che ostacola il pieno sviluppo delle sue potenzialità economiche e sociali. È quanto evidenzia Mariaelena Senese, segretario generale della Uil Calabria.

Il ritardo infrastrutturale frena la crescita

Dati significativi emergono dal rapporto MSDI, che evidenzia come il Sud si posizioni al quinto posto nell'analisi economica e al terzo posto nella dotazione di asset, dimostrando una capacità crescente di attrarre investimenti e sviluppare innovazione e cultura. Tuttavia, in Calabria, questi progressi sono ancora frenati da un'infrastruttura inadeguata.


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Mariaelena Senese ha commentato la situazione attuale, dichiarando: «Il ritardo infrastrutturale è un freno alla crescita della nostra regione. Non possiamo permetterci di perdere queste opportunità di sviluppo».

Il rilancio del Porto di Gioia Tauro

In particolare, il rilancio del Porto di Gioia Tauro rappresenta una priorità assoluta. Questo porto, uno dei più grandi del Mediterraneo, ha un potenziale strategico per trasformare la Calabria in un hub logistico di rilevanza internazionale, creando nuove opportunità di lavoro e crescita economica.

Senese ha ribadito la necessità di investire in maniera decisiva nel miglioramento delle infrastrutture portuali e delle reti di trasporto ad esse connesse. Secondo lei, solo così si potrà aumentare la competitività del porto e attrarre investimenti internazionali.

«Il Porto di Gioia Tauro è il nostro futuro», ha affermato. «Investire in questo settore significa garantire nuove opportunità di lavoro e di crescita per la nostra economia».

La creazione di nuova occupazione

La creazione di nuova occupazione è un'altra questione centrale per la Calabria. Sebbene il Sud abbia registrato un incremento dell'occupazione del 3,1% nel 2023, superando la media nazionale, la Calabria deve fare molto di più per colmare il divario con le altre regioni italiane.

«È necessario potenziare le politiche attive del lavoro, incentivare la nascita di nuove imprese e sostenere l’innovazione tecnologica», ha dichiarato Senese, evidenziando l'importanza di offrire ai giovani e alle donne svantaggiate opportunità concrete di impiego stabile e qualificato.

Il ruolo strategico della Calabria

Il Mezzogiorno, e con esso la Calabria, rivestono un'importanza strategica non solo per l'Italia, ma per l'intera area mediterranea. Con una visione lungimirante e investimenti mirati, la regione può diventare un ponte naturale tra l'Europa e l'Africa, sfruttando il suo ruolo centrale nel contesto geopolitico ed economico del Mediterraneo.


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«Il successo del Piano Mattei e della Zes unica dipenderà dalla capacità della Calabria di superare le sue carenze strutturali», ha aggiunto il segretario generale della Uil, «e di inserirsi pienamente in questo processo di trasformazione».

Da qui l'invito di Mariaelena Senese nel ribadire l'urgenza di un cambio di passo nelle politiche regionali e nazionali: «È indispensabile trasformare le sfide in opportunità concrete di sviluppo, crescita e occupazione per tutta la regione».

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