Salute mentale: direttori Dipartimenti, “770mila assistiti e 2 milioni senza cure. Servono 2 miliardi in più”
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“Il Sudan sta vivendo un disastro dimenticato, che come operatori Emergency viviamo tutti i giorni”. Lo ha affermato Pietro Parrino, direttore del dipartimento Progetti di Emergency, intervenendo alla conferenza stampa “Sudan: fermare la catastrofe umanitaria”, svoltasi oggi a Roma presso la Comunità di Sant’Egidio e alla quale hanno partecipato anche Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi in Sudan di Medici senza frontiere, suor Ruth del Pilar Mora, consigliera per le Missioni delle suore salesiane e padre Angelo Giorgetti, economo generale dei missionari comboniani. “C’è bisogno di riportare il Paese al centro dell’attenzione”, ha proseguito Parrino: “Khartoum, dove Emergency opera dal 2006, è oggi una città fantasma dove manca l’elettricità, dove l’acqua è inquinata, dove manca cibo e dove tutte le persone sono malnutrite”. “Rimaniamo nella capitale perché siamo responsabili delle oltre 11mila persone che abbiamo operato dal 2006 ad oggi, che hanno bisogno di controlli, visite e medicine da assumere in maniera costante”, ha spiegato l’esponente di Emergency: “Vogliamo garantire loro un’assistenza sanitaria che manca totalmente. Senza la nostra presenza morirebbero di certo”.
Fonte: AgensirSalute mentale: direttori Dipartimenti, “770mila assistiti e 2 milioni senza cure. Servono 2 miliardi in più”
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