Avvenire di Calabria

La denuncia della Fillea Cgil calabrese dopo lo stop del Governo alle cessioni dei crediti e allo sconto in fattura

Stop superbonus, in Calabria a rischio 4 mila lavoratori

Il segretario generale Simone Celebre: «Questo provvedimento rischia di far diventare i vari bonus solo roba da ricchi»

di Redazione Web

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Il superbonus ha davvero inciso in Calabria? Mentre secondo uno studio della Cgia di Mestre, la nostra regione è tra quelle (insieme a Valle d'Aosta, Liguria e Sicilia) in cui il ricorso a questo strumento per l'efficientamento degli edifici è stato tra i più bassi, secondo i sindacati di categoria, lo stop alle cessioni dei crediti rischia di provocare miglia di perdite di posti di lavoro.

Il blocco delle cessioni dei crediti e dello sconto in fattura del Superbonus metterà a rischio in Calabria circa 4 mila lavoratori ed oltre mille aziende, rendendo «i vari bonus roba solo per i ricchi». Insomma, «solo i benestanti potranno anticipare le somme portandole poi in detrazione con la dichiarazione dei redditi, il ceto medio-basso non avrà questa possibilità e resterà fermo al palo».


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È quanto ha motivo di ritenere la Fillea Cgil della Calabria, alla luce del dl con cui il Consiglio dei ministri ha bloccato l'opzione dello sconto in fattura e la cessione del credito al posto della detrazione per i bonus edilizi. In una nota lo stesso sindacato guidato da Simone Celebre annuncia ad esser pronti a qualsiasi forma di mobilitazione «per arginare la brusca frenata di un settore strategico e la perdita del posto di lavoro per oltre 130 mila lavoratori italiani».

«Il compito del governo – spiega Celebre - dovrebbe essere quello di creare lavoro buono e stabile e non precario e a termine con colpi di mano notturni. Dovrebbe essere quello di garantire a chi ha meno possibilità economiche di vivere in una casa sicura e con meno sprechi energetici».

Superbonus, la Cgil: «In Calabria solo roba per ricchi»

La decisione del Governo, viene definita ancora «un provvedimento scellerato che con il depotenziamento dell’obbligo di applicazione dei contratti edili e la liberalizzazione dei livelli di subappalto nel nuovo codice degli appalti – a detta del Segretario – porterà ad una contrazione di tutele e sicurezza per chi ancora potrà lavorare con il settore pubblico, con più lavoro irregolare e meno sicurezza».


PER APPROFONDIRE: Superbonus, boom del settore edile in Calabria: investito quasi un miliardo di euro


Duro il giudizio della Fillea anche per quanto riguarda l’atteggiamento del governo nei confronti dei sindacati. «Ci lascia molta amarezza come si sia arrivati al decreto – commenta Celebre - senza alcun confronto con le parti sociali e con le organizzazioni sindacali, prendendo decisamente sotto gamba quella che rischia di essere la miccia di un tracollo occupazionale».

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