Avvenire di Calabria

Sinodo: p. Alwan, “l’Unione europea impone ai rifugiati siriani di restare in Libano”

di Redazione Web

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“La comunità internazionale impone al Libano di tenere i siriani in questi campi disumani, per ragioni non note”.  A denunciarlo è stato padre Khalil Alwan, segretario generale del Consiglio dei Patriarchi cattolici d’Oriente, durante il briefing odierno in sala stampa vaticana, in cui ha ricordato che in Libano, un paese di 5 milioni di abitanti, ci sono più di 2 milioni di rifugiati siriani: cifra, sempre in crescita, che rende il Libano il Paese al mondo con la percentuale più alta di rifugiati.  “Non si riesce a dare una vita dignitosa a questa gente”, il grido d’allarme del patriarca: “Si cerca di dare cibo, vestiti, e per motivi politici internazionali viene loro impedito di tornare in Siria: i libanesi sono puniti per la loro umanità”.

Il costo del flusso dei profughi siriani, ha reso noto il religioso, ammonta a 49 miliardi di dollari: “La comunità internazionale ha contribuito con soli 12 miliardi, e lo Stato libanese nonostante crisi ha dovuto pagare la differenza, pari a 37 miliardi di dollari, con il tesoro pubblico. Con il sostegno finanziario degli organismi internazionali si può aiutare i rifugiati, ma intanto i cittadini libanesi diventano sempre più poveri”. “Di fronte alla reticenza dell’Unione europea ad accogliere i rifugiati e all’imposizione che restino in Libano, è sorta una grande collera e dubbi sulle istituzioni europee”, ha detto Alwan, secondo il quale “la questione umanitaria sembra un pretesto per farli restare nei paesi del Medio Oriente: il Libano non è un paese di transito, è costretto ad essere un paese di asilo politico”. “La tragedia rifugiati siriani è sicuramente umana”, ha concluso il patriarca: “Preghiamo stasera affinché le potenze del mondo, e particolarmente i Paesi europei, operino per la pace e la riconciliazione, per mettere fine a queste tragedie e perché i siriani possano tornare alla loro cultura e vivere dignitosamente nel loro paese”.

Fonte: Agensir

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