Avvenire di Calabria

Siccità: Prandini (Coldiretti), “serve un Repower Ue per le sfide climatiche”

di Redazione Web

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“La siccità sta già costando all’agricoltura italiana 5 miliardi di euro. È urgente investire nelle infrastrutture idriche. Siamo concentrati a lavorare come Paese Italia ma il cambiamento climatico è un problema condiviso e servirebbe una regia a livello europeo. Sulla siccità ci vorrebbe uno stanziamento di risorse da parte di Bruxelles: un Repower Ue, ma dedicato alle sfide climatiche”. Lo dichiara il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini – in un’intervista pubblicata questa mattina su Il sole 24 ore e rilanciata in una nota dalla Coldiretti – che, ricordando il piano “Invasi” presentato insieme ad Anbi già nel 2018, sottolinea come “del piano se ne discuta, ma di progetti esecutivi non ce ne sono. E questo nonostante ci siano bacini in cui i lavori potrebbero essere iniziati già domani, perché le autorizzazioni ci sono tutte”. “Qualche singolo consorzio di bonifica – spiega – si è messo a investire soldi in proprio, ma un piano infrastrutturale di questa portata non può essere demandato ai singoli consorzi”. Per quanto riguarda gli invasi, “bisognerebbe partire con i grandi bacini di accumulo, che hanno il vantaggio di servire anche per la produzione di energia idroelettrica e l’installazione di pannelli fotovoltaici galleggianti. La Francia trattiene il 37% dell’acqua piovana che cade sul Paese, la Spagna il 28%. Noi solo l’11%: sprecare tutta quest’acqua, per chi come noi punta sui mercati internazionali, è un lusso che non ci possiamo più permettere. In Francia poi non c’è dispersione delle condotte, mentre in Italia la media è del 45%, con punte dell’8o%”. “È vergognoso che ci siano punte di dispersione di queste dimensioni, mentre i gestori dell’acqua chiudono i bilanci d’esercizio con utili stratosferici: quei profitti andrebbero reinvestiti”, conclude.

Fonte: Agensir

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