Avvenire di Calabria

Dal liceo del Made in Italy ai percorsi sperimentali quadriennali della filiera tecnologico-professionale, ecco come cresce l’offerta in vista del prossimo anno scolastico

Scuola, gennaio tempo di iscrizioni. In arrivo i nuovi percorsi formativi

Il ministro Valditara: «In Calabria e Sicilia valutiamo l’attivazione di specifici corsi di studio per formare maestranze necessarie per la costruzione del Ponte sullo Stretto

di Redazione Web

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Gennaio, tempo di iscrizioni al prossimo anno scolastico. Anche quest’anno le procedure di iscrizione per tutte le classi prime delle Scuole statali primarie e secondarie di I e II grado si svolgeranno online (è una consuetudine) e lo stesso avverrà – informava già in dicembre una nota del Ministero – per le iscrizioni ai «percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli Istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni e per le scuole paritarie che, su base volontaria, aderiranno alla procedura telematica». Come sempre, esclusa dall’online la Scuola dell’infanzia.

Iscriversi a scuola, istruzioni per l’uso

Al di là delle procedure abituali ci sono quest’anno alcune novità. La prima riguarda l’istituzione di una “Piattaforma Unica” messa a disposizione online dal Ministero per favorire le iniziative di orientamento delle scuole e offrire un servizio al le famiglie (https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/iscrizioni : questo il link da digitare per accedere).

La Piattaforma offre l’opportunità di usufruire dei principali servizi e strumenti del Ministero e nello stesso tempo contiene il nuovo punto di accesso alle iscrizioni online, con tutte le informazioni utili per la procedura. Ci sarà anche il servizio “Scuola in Chiaro” utile per individuare l’eventuale istituto di interesse da parte di studenti e famiglie.


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Le regole del Ministero prevedono che le domande di iscrizione online possono essere inoltrate dalle ore 8 del 18 gennaio 2024 alle ore 20 del 10 febbraio 2024. Bisognerà utilizzare le diverse credenziali elettroniche a disposizione: Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica), Cns (Carta nazionale dei servizi) o eIDas (electronic identification authentication and signature).

Tutte le novità del prossimo anno scolastico

Attenzione, però, ecco un’altra novità: per chi volesse iscriversi al nuovissimo liceo “del Made in Italy”, “parte qualificante del percorso di valorizzazione, promozione e tutela delle eccellenze italiane” – come ha dischiarato il ministro Valditara – e approvato a fine 2023 dal Parlamento, le iscrizioni partiranno solo dal 23 gennaio.

Il nuovo liceo è una rivisitazione con alcuni cambiamenti (riguardano ore di economia, storia dell’arte e una riduzione della seconda lingua) del Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale.

Per il ministro Adolfo Urso (Imprese e del Made in Italy), che lo ha fortemente voluto, «il nostro Paese si dota così di un innovativo percorso scolastico, che coniuga tradizione e innovazione, strettamente connesso al mondo imprenditoriale, per formare i talenti e i futuri motori della nostra economia, che saranno chiamati a valorizzare al meglio la qualità che caratterizza il nostro Made in Italy».


PER APPROFONDIRE: Scuola, il Liceo del Made in Italy pronto a debuttare in Calabria: ecco dove


Ci sarà da verificare quanto gradimento dimostreranno studenti e famiglie italiane con il “click” di iscrizione. Naturalmente, come è consuetudine, sarà possibile presentare una sola richiesta di iscrizione online per ogni alunno/studente, ma si potranno indicare fino ad altre due preferenze (in sostanza si sceglie una scuola ma si segnalano due “riserve”), nel caso in cui la scuola scelta non avesse disponibilità di posti per l’anno scolastico 2024/2025. Lo stato della domanda sarà monitorato in tempo reale (con info su possibili variazioni) da parte della Piattaforma Unica i cui avvisi verranno recapitati a mezzo posta elettronica e tramite l’app IO.

I nuovi istituti tecnico-professionali, guardando al Ponte sullo Stretto

Un’altra novità: per il 2024/2025 sarà anche possibile iscriversi ai percorsi sperimentali quadriennali della filiera tecnologico-professionale, previsti da apposito decreto del 2023.

«Si tratta di una riforma importante per tutt’Italia ma soprattutto per il Mezzogiorno dove abbiamo ogni anno più di un milione di posti di lavoro non coperti per mancanza di qualifiche. È un dato drammatico che ritengo sia un’offesa, un insulto ai nostri tanti giovani che hanno potenzialità straordinarie», ha spiegato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara nel corso di un incontro promosso dalla Regione sui nuovi percorsi sperimentali.

Nello specifico, ha aggiunto, «è una riforma che porta i giovani a inserirsi prima nel mondo del lavoro ma senza intaccare la qualità, anzi potenziamo l’italiano, la matematica, l’inglese, proprio quelle materie che tutte le rilevazioni internazionali hanno sottolineato essere deboli nel percorso di istruzione tecnico-professionale. Voglio sottolineare, inoltre, che questa riforma sarà attuata ad invarianza di organico, anzi i nostri studenti avranno un numero di docenti sensibilmente superiore a disposizione».

«Stiamo lavorando anche per far sì che in Calabria e in Sicilia - ha affermato infine il ministro Valditara - possa nascere un’offerta scolastica tecnico-professionale di supporto alla formazione di tutte quelle maestranze, di tutte quelle competenze, quelle professionalità che saranno necessarie sia per la costruzione del Ponte sullo Stretto ma soprattutto per la gestione e lo sviluppo di quelle straordinarie potenzialità che questa opera genererà per il territorio».

Calabria tra le prime regioni italiana a dare un contributo alla riforma

La vice presidente della Regione Calabria con delega all’istruzione e all’università, Giusi Princi ha ricordato come «la Calabria è tra le prime Regioni in Italia a dare un contributo concreto per una più efficace declinazione formativa ed organizzativa della sperimentazione calata nel contesto calabrese», ha sottolineato l’importanza di una formazione «che garantisca competenze tecnico specialistiche, proprio alla luce dei fabbisogni occupazionali del mercato calabrese per i prossimi anni».


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«Le competenze tecniche – ancora Princi - sono molto richieste dalle imprese calabresi che assumono addirittura il 67% di personale in possesso di diploma secondario, con possibilità di carriera interna completando gli studi universitari. Le maggiori difficoltà di reperimento di lavoratori si concentrano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria. Basti pensare che, per il solo 2023, degli 8.300 assunti previsti, il 53% è stato di difficile reperimento. Le previsioni occupazionali di entrate, in diversi ambiti, per il solo 2023, sono state pari a 108.000 dei quali, 72.000 con livello di istruzione secondaria e con difficoltà di reperimento del 41%».

La formazione garantita dalla filiera tecnico professionale, secondo la vicepresidente della Regione Calabria, «sopperisce a tale fabbisogno, anche alla luce dei fattori che modellano i futuri bisogni occupazionali del mercato del lavoro calabrese, la costruzione del Ponte sullo stretto e l’istituzione della Zona economica speciale unica che richiamerà nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese».

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