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Scuola: domani Seminario di presentazione di “Immagina”, il nuovo programma nazionale di educazione civica

di Redazione Web

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Sono oltre 500 i docenti e dirigenti scolastici iscritti al Seminario online di presentazione di “Immagina”, il nuovo programma nazionale di educazione civica per la formazione di giovani costruttrici e costruttori di pace sui passi di Francesco. L’iniziativa – che si svolgerà domani, dalle 16 alle 8 –  è promossa dalla Rete nazionale delle Scuole di pace. “Di fronte alle tragedie di Gaza, dell’Ucraina e di tante altre parti del mondo”, ha detto Flavio Lotti, coordinatore del programma “Immagina”, “la scuola è chiamata a fare un grande esercizio collettivo di educazione civica per imparare tutti a ripudiare la guerra e a fare la pace”. Il Seminario nazionale darà avvio a questo percorso didattico rispondendo alle tre domande che è bene porsi all’inizio di ogni anno scolastico: cosa dobbiamo continuare a fare? cosa dobbiamo abbandonare? cosa dobbiamo inventare in modo creativo? Nel corso del Seminario interverranno tra gli altri: Fabiana Cruciani, coordinatrice della Rete nazionale delle Scuole di pace, dirigente scolastica dell’ITTS “A. Volta” di Perugia; Aluisi Tosolini, coordinatore della Rete nazionale delle Scuole di pace; Flavio Lotti, coordinatore del programma “Immagina”; Marco Mascia, coordinatore della Rete delle Università per la pace; Massimiliano Tarozzi, docente di Pedagogia generale all’Università di Bologna; fra Simone Tenuti del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi e Jean Fabre, esperto delle Nazioni Unite. Il programma nazionale di educazione civica “Immagina” è uno strumento didattico per fare di ogni scuola un cantiere di pace e di futuro e promuovere una educazione civica di qualità. Il Seminario è organizzato dalla Rete nazionale delle Scuole per la pace, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, Centro Diritti umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti umani, democrazia e pace” dell’Università di Padova e Rete delle Università per la pace.

 

Fonte: Agensir

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