Avvenire di Calabria

Sclerosi Multipla: lunedì alla Camera dei Deputati un videoclip che racconta l’esperienza di Maria Luisa Garatti

di Redazione Web

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“Corro perché la voglia di vivere non ammette scuse”. Con questo proposito Maria Luisa Garatti, avvocata di Brescia, affetta dal 2006 dalla Sclerosi Multipla dà voce al suo progetto. Un proposito che è un impegno e uno stimolo per se stessa, per tutte le persone che sono affette dalla sclerosi e da altre patologie e per tutto il “resto del mondo”, soprattutto per chi “preferisce passare ore sul divano” piuttosto che “ascoltare il proprio corpo” e ritrovare nell’energia del movimento e dell’attività fisica la voglia di vivere. In un “ideale” ponte che unisce Brescia a New York, piazza Vittoria con il ponte di Verrazzano, Maria Luisa Garatti, presidente dell’Associazione “Se Vuoi Puoi”, racconta la sua storia di maratoneta e di donna con una spinta in più, oggi raccontante in un videoclip che racconta l’esperienza di Maria Luisa. Il videoclip sarà presentato il 1° novembre alle ore 18 presso il Consolato italiano a New York e alla Camera dei Deputati lunedì 28 ottobre.
“Perché questo progetto? Innanzitutto – spiega Maria Luisa Garatti – è per dare sempre più visibilità ad una malattia imprevedibile e subdola come la sclerosi multipla. La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale. Dal punto di vista clinico significa che può essere caratterizzata da un’ampia varietà di segni e sintomi neurologici, ed è la seconda causa di disabilità tra i giovani, la categoria più colpita dalla patologia. La scelta di portare al traguardo la SM è dettata dal desiderio di contaminare tutte le persone della voglia di vivere della quale mi sono riappropriata dopo i primi anni bui e difficili dopo la diagnosi. Come dimostrare tutto questo? Ho pensato che – aggiunge – attraverso la musica e con una canzone che vuole essere un inno alla Vita, potevo raccontare la mia storia e portare al traguardo insieme a me, non solo la sclerosi multipla, ma anche tante persone che, nonostante la malattia, possono lasciarsi travolgere e coinvolgere dall’entusiasmo e dalla convinzione di farcela”.

Fonte: Agensir

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