Avvenire di Calabria

Il lato meno conosciuto del taumaturgo raccontato da Giancarlo Statti e Carmine Lupia

Le erbe di San Francesco di Paola: un viaggio tra fede e scienza

Un nuovo volume svela l'antica sapienza erboristica del patrono della Calabria

di Redazione Web

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Un avvincente viaggio tra fede e scienza emerge dalle pagine de “Le erbe di San Francesco” edito da Rubbettino, un volume che svela l'antica sapienza erboristica del patrono della Calabria.

San Francesco di Paola erborista: un libro lo racconta

Il libro “Le erbe di San Francesco”, scritto dal professor Giancarlo Statti e dal professor Carmine Lupia, rappresenta un’opera di grande interesse che mette in luce un aspetto meno noto di San Francesco di Paola: la sua profonda conoscenza delle erbe e delle loro proprietà curative.


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Giancarlo Statti, docente di Biologia Farmaceutica all’Università della Calabria, e Carmine Lupia, etnobotanico e direttore dei Conservatori etnobotanici di Castelluccio Superiore e Sersale, sono gli autori di questa opera. Statti ha approfondito le componenti curative delle piante e l’utilizzo di spezie e unguenti nel tempo del Santo, mentre Lupia ha raccontato la complessità della ricerca per identificare le piante citate nei miracoli del Santo.

Una ricerca interdisciplinare

Il volume nasce da anni di studio e di applicazione pratica, offrendo un percorso storico sull’uso terapeutico delle piante attraverso i secoli. Le schede botaniche delle piante officinali più ricorrenti nelle guarigioni del Santo sono illustrate dettagliatamente, con riferimenti storici e scientifici.


PER APPROFONDIRE: ASCOLTA IL PODCAST | San Francesco di Paola e la sua calabresità


Un excursus sull’erboristeria nei monasteri e abbazie, dove la coltivazione di orti e giardini aveva un ruolo centrale, arricchisce il libro. Piante come il coriandolo, l’assenzio e la menta, e la lavanda vengono presentate non solo per le loro proprietà medicinali, ma anche per il loro uso storico nella vita monastica.

Padre Colatorti generale dell'Ordine dei Minimi: «non solo un omaggio al sapere erboristico di San Francesco»

Padre Gregorio Colatorti, generale dell'Ordine dei Minimi, firma la presentazione del volume e afferma: «Il lavoro di Statti e Lupia apre una breccia nel muro che impedisce di vedere con chiarezza l'infinito paesaggio, come la siepe leopardiana, che sta al di là dell'immagine che di Francesco ci è stata trasmessa da una certa agiografia e ci conduce a fare un passo in avanti affinché possiamo restituire alla storia di oggi una testimonianza che, forse, è una delle più utili con cui confrontarsi per ritrovare i valori fondamentali della nostra società».

Il libro non è solo un omaggio al sapere erboristico di San Francesco di Paola, ma anche un’importante testimonianza storica e scientifica. Le intuizioni del Santo vengono confermate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, offrendo un quadro completo delle proprietà delle piante descritte.

Un lato "diverso" del patrono della Calabria

Le 102 schede botaniche presenti nel volume descrivono in modo dettagliato ogni essenza vegetale, dalla denominazione scientifica alle testimonianze storiche, con illustrazioni e descrizioni degli usi tradizionali e delle applicazioni moderne.


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La prefazione di Claudia Crina Toma, docente della Facoltà di Farmacia dell'Università "Vasile Goldis" di Arad, in Romania, sottolinea l'importanza del lavoro di Statti e Lupia nel confermare la competenza erboristica del Santo: «San Francesco di Paola fu assiso agli altari per il suo potere taumaturgico che riguardò soprattutto l'assistenza agli infermi, per i quali operò guarigioni».

Con questa pubblicazione, San Francesco di Paola viene riscoperto non solo come taumaturgo e patrono della Calabria, ma anche come un esperto erborista, capace di unire sapienza antica e applicazioni contemporanee in un viaggio affascinante tra natura e spiritualità.

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