Avvenire di Calabria

Salute mentale: Squillaci (Fict), “la sfida è quella di costruire percorsi di cura che mettano al centro la persona e non solo la malattia”

di Redazione Web

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In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) ribadisce “l’importanza di un approccio integrato e umano nell’affrontare le sfide legate ai disturbi psichiatrici e alle dipendenze”. La Fict, che ogni anno assiste migliaia di persone su tutto il territorio nazionale, sottolinea come la salute mentale debba essere al centro delle politiche sanitarie. “Tutti abbiamo applaudito al passaggio basagliano dalla centralità del luogo di cura, che all’epoca era il manicomio, alla centralità della persona – afferma Luciano Squillaci, presidente della Fict -. Purtroppo questo passaggio storico culturale, in questi 40 anni, noi lo abbiamo tradito”.
“Siamo all’interno di un Sistema o sanitario che di fatto è fondato su due elementi: la categorizzazione dei problemi e gli interventi per prestazioni. Esattamente l’opposto dell’attenzione alla persona, che tutti noi sappiamo essere basilare, ma soprattutto, esattamente il contrario di quella necessità che noi abbiamo di intervenire nella complessità di un fenomeno, come quello delle dipendenze, della doppia diagnosi e della salute mentale che è multifattoriale, multidimensionale e che impone integrazione. Io credo che, in termini di prospettiva, noi abbiamo oggi la necessità di cambiare totalmente il modello”, aggiunge il presidente della Fict.
“I dati del 2023 raccolti dall’Osservatorio della Fict evidenziano – spiega Squillaci – una stretta connessione tra patologie psichiatriche e dipendenze: oltre il 20% delle persone assistite nei centri della Fict presenta una comorbilità psichiatrica. Questo riflette l’esigenza di affrontare la salute mentale non solo come un fenomeno isolato, ma come parte di un quadro più ampio che include le dipendenze patologiche”.
Oggi, più che mai, conclude il presidente della Fict, “la sfida è quella di costruire percorsi di cura che mettano al centro la persona e non solo la malattia. È il momento di non chiedere più alla politica di fare la politica, ma di essere noi a fare la politica dei servizi”.

Fonte: Agensir

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