Avvenire di Calabria

Salute immigrati e profughi: Fidenza, il 27 ottobre un convegno regionale sugli aspetti sanitari, religiosi e culturali, con la partecipazione del card. Zuppi

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“La salute degli immigrati e dei profughi e richiedenti asilo: aspetti sanitari e aspetti religiosi e culturali” è il tema del convegno regionale  promosso il 27 ottobre a Fidenza dalle Delegazioni della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna (Ceer) per la pastorale della salute, il dialogo interreligioso, Migrantes e Caritas; dalla diocesi di Fidenza e dal Centro interdiocesano di pastorale della salute delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi; dal Festival della migrazione di Modena, di cui costituisce un evento centrale; dall’Ambulatorio Porta aperta di Modena per stranieri e italiani senza fissa dimora; dall’Ausl di Parma. Ad aprire i lavori il vescovo di Fidenza Ovidio Vezzoli, e mons. Douglas Regattieri, responsabile Delegazioni regionali di Pastorale della salute e di Caritas della Ceer. In programma nella prima parte della mattinata una riflessione del cardinale presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi.

“La salute degli immigrati e dei profughi e richiedenti asilo ci interroga per diversi motivi – spiegano gli organizzatori -. Innanzitutto, per la rilevanza dei numeri e l’importanza della presenza fra noi degli immigrati e dei profughi; per la complessità dei bisogni; per l’impatto sull’organizzazione sanitaria e sul lavoro degli operatori sanitari. Ci interroga anche sul versante culturale, umano e religioso. Siamo sollecitati a riflettere sull’accoglienza e sulla costruzione di una società più umana e pacificata”. Infine, “ci interroga per un aspetto di grandissima attualità: recuperare la dimensione spirituale, la cura della relazione e la presa in carico, come parti integranti di una cura efficace. Questo vale per tutti i pazienti e le loro famiglie, sia italiani di origine che immigrati; la cura degli immigrati richiede una ulteriore attenzione per le convinzioni culturali e religiose di ognuno dei pazienti. Purtroppo, questi aspetti oggi sono spesso gravemente carenti”. Di qui l’intenzione di approfondire, in particolare, l’assistenza sanitaria e gli aspetti interreligiosi e e interculturali, con l’obiettivo di portare un contributo di conoscenza e di sensibilizzazione. Diversi i relatori, appartenenti a differenti confessioni religiose.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: