Avvenire di Calabria

Salute: 20 morti l’anno per punture insetti. Dall’Ospedale Bambino Gesù indicazioni per prevenire shock anafilattico

di Redazione Web

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I mesi estivi e autunnali sono i più rischiosi per quanto riguarda le punture di insetti con pungiglioni: vespe (compresa quella orientale, sempre più diffusa in Italia), calabroni, bombi e api. Le loro punture possono portare anche allo shock anafilattico e al decesso nei soggetti allergici: ogni anno in Italia si registrano circa 20 morti, tra adulti e bambini, legate a punture d’insetti. “Grazie all’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e quindi anche i decessi legati alle punture di insetti”, spiega Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, presso il quale è possibile sottoporsi alla procedura desensibilizzante dedicata a bambini e ragazzi con diagnosi di allergia grave al veleno di questi insetti. Ogni anno in Italia si confino a 20 decessi tra adulti e bambini. Nell’ultimo anno e mezzo gli accessi al pronto soccorso dell’Ospedale per puntura di imenotteri sono stati 625.

In caso di puntura di insetto, spiegano dall’Ospedale, è importante rimuovere immediatamente (entro 20 secondi) il pungiglione, se è visibile, con un movimento secco e rapido (usando le unghie o le pinzette). Trascorsi i primi 20 secondi l’operazione risulterà meno utile perché tutto il veleno sarà stato ormai liberato nel corpo. Dopo la puntura è consigliabile applicare nella zona colpita qualcosa di freddo (ghiaccio, impacchi freddi) ed eventualmente un analgesico (farmaco per calmare il dolore). È anche possibile somministrare un antistaminico per bocca e applicare localmente una pomata cortisonica. Il medico, se necessario, prescriverà una terapia antinfiammatoria a base di cortisone per bocca per 3-7 giorni.

In caso di sospetta reazione allergica è fondamentale rivolgersi prima possibile al medico o al pronto soccorso e, successivamente, pianificare una visita specialistica dall’allergologo. Sarà lui a effettuare un colloquio e una serie di esami con l’obiettivo di verificare se si tratta davvero di una reazione allergica, identificare l’insetto che l’ha causata e verificare attraverso il dosaggio delle IgE specifiche l’esistenza di sensibilizzazione allergica verso il veleno di una o più specie di insetti. In seguito, lo specialista prescriverà dei farmaci di pronto impiego da utilizzare in caso di ulteriori reazioni allergiche scatenate da puntura d’insetto. Presso il Bambino Gesù è attivo anche il Centro antiveleni a cui rivolgersi per le emergenze, raggiungibile telefonicamente 24 ore su 24 al numero 06 6859 3726.

L’immunoterapia desensibilizzante, una sorta di “vaccinazione”, terapia salvavita per tutti i bambini e i ragazzi ad alto rischio di shock anafilattico o di reazioni allergiche di medio-alta intensità. Consiste nell’inoculazione sottocutanea di dosi crescenti del veleno dell’insetto a cui si è allergici, partendo da dosaggi estremamente bassi. In questo modo l’organismo si “abitua” progressivamente al veleno fino a raggiungere una soglia di tolleranza che scongiura reazioni gravi in caso di puntura accidentale.

Fonte: Agensir

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