Avvenire di Calabria

Dal micronido al tempo libero: il carisma dei salesiani prova ad accompagnare costantemente la vita dei ragazzi che frequentano l'istituto

Salesiane a Reggio Calabria, parla la direttrice suor Palma Basile

L'opinione della suora: «Incarnare il sistema preventivo di don Bosco oggi è un’opera davvero impegnativa. Tuttavia non è impossibile»

di Federico Minniti

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Salesiane a Reggio Calabria, parla la direttrice suor Palma Basile.

L'intervista a suor Palma Basile

Suor Palma Basile guida l’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Reggio Calabria. Piuttosto che direttrice, preferisce definirsi «animatrice di comunità». Nel corso della nostra intervista, abbiamo approfondito missione e carisma dei salesiani in piena pandemia.


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Come è formata la comunità educante dell’Istituto Fma del rione Modena?

Quando parlo di comunità non intendo soltanto le 17 suore di Maria Ausiliatrice che vivono a Reggio Calabria, ma estendo questo impegno a quella che quotidianamente definiamo “comunità educante”. La bellezza, infatti, sta nella collaborazione con diverse realtà che condividono lo spirito salesiano dell’azione educativa.

Sembra che il sistema preventivo di don Bosco non vada mai “fuori moda”. È così?

Incarnare il sistema preventivo di don Bosco oggi è un’opera davvero impegnativa. Tuttavia non è impossibile. Non bisogna “replicare” quello che don Bosco ha fatto nell’Ottocento, ma fare la sua stessa scelta.


PER APPROFONDIRE: Comunità educante, l’impegno delle salesiane a Reggio Calabria


Cioè quale?

Quella dei giovani. Scegliere l’educazione: questo è costitutivo per tutti noi. Come il fondatore siamo disposte a dare la vita per i nostri ragazzi.

Una missione totale. Ma da dove deriva?

Dalle idee-forza del sistema preventivo. Come, ad esempio, credere nella bontà di Dio, ma allo stesso tempo credere nella bontà dei ragazzi. Don Bosco aveva molto fiducia nella natura dei suoi giovani: la cosa più importante è creare il giusto contesto educativo. Per farlo occorre farsi guidare dalla ragione, dalla religione e dall’amorevolezza.

L’amorevolezza...cos’è?

«I giovani non soltanto siano amati, ma sentano che siano amati» andava ripetendo don Bosco. Questo tratto tipico è molto necessario oggi: i ragazzi hanno molti doni attorno a sé, ma spesso non hanno la percezione di essere amati.

Una sfida che affonda la proprie radici anche nel profondo sud. A Reggio Calabria.

La nostra presenza a Reggio Calabria si può sintetizzare in una scommessa educativa da vincere a tutti i costi. Lo facciamo a più riprese: dal micronido alla scuola secondaria di primo grado. E ancora: la formazione professionale. Infine, un carisma tradotto in tante attività del tempo libero dei ragazzi. Dal doposcuola allo sport fino alla dimensione socioculturale.

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