Avvenire di Calabria

Riparte con entusiasmo il progetto “Che impresa la scuola!”

Da marzo scorso sta coinvolgendo studenti e studentesse di età compresa tra gli 11 e i 17 anni

di Redazione Web

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Vede capofila la Comunità Progetto Sud e interviene nel distretto sociale del Reventino

Futuro è la parola cardine delle attività progettuali di Che impresa la scuola! Un progetto che da marzo 2024, sta coinvolgendo studenti e studentesse di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. E animando il territorio di Decollatura e Soveria Mannelli. In un lavoro pianificato dall'Associazione Comunità Progetto Sud, capofila del progetto, e sviluppato in partnership con i Comuni di Decollatura e di Soveria Mannelli, l'IIS “Luigi Costanzo” di Decollatura, la cooperativa sociale Le Agricole di Lamezia Terme. Con il coinvolgimento e la collaborazione delle associazioni Lyra di Decollatura e Deda di Soveria Mannelli.


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Dalle quattro azioni in cantiere, “borghi e futuro”, “conoscenza e futuro”, “lavoro e futuro”, “territorio e futuro”, sono nati altrettanti laboratori. Insieme ad un'avvincente caccia al tesoro conclusasi in estate e animata dai giovani partecipanti di Soveria Mannelli e Decollatura. Conoscenze, curiosità e capacità di creare squadra e mettere a frutto la trasversalità delle competenze sviluppate sono sati fondamentali per la riuscita di queste e di tutte le attività progettuali che riprenderanno a breve con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025.

Gli obiettivi del progetto

Laboratori esperienziali e di animazione di comunità segneranno il nuovo inizio di “Che impresa la scuola!”. Studenti e studentesse saranno protagonisti di una nuova stagione con attività di teatro collegato alle materie Stem. Informatica applicata all’agricoltura, laboratori di business plan e gamification d’impresa, visite guidate e incontri di confronto, scambio e conoscenza di realtà imprenditoriali locali e di successo e laboratori sul mercato del lavoro.

Il punto della responsabile Isabella Saraceni

«Un ibrido on e offline» dice la responsabile di progetto, Isabella Saraceni. «Un game con gli indizi disseminati in punti strategici del territorio che, una volta scovati, prevedevano un mix di attività da svolgere sul territorio e online ha incuriosito e attivato la partecipazione all’innovativa caccia al tesoro». «Un nuovo approccio metodologico e di animazione di comunità, per attività che vogliono stimolare il protagonismo dei giovani. E la riscoperta delle loro aspirazioni attraverso il riconoscimento della centralità del ruolo dell’istruzione scolastica nel fornire competenze teoriche, pratiche e trasversali grazie alle quali immaginare e costruire un futuro professionale nella nostra Calabria».

«La Comunità Progetto Sud – conclude la Saraceni, che non è nuova a progetti complessi e di ampio respiro». «È da tempo impegnata infatti, nel contrasto alla povertà educativa e con queste attività fa da ponte, mediatore e sviluppatore, rafforzando il ruolo di tutti gli attori della comunità educante. Con particolare attenzione alle famiglie e al ruolo centrale della scuola all’interno della comunità. Fornendo ai giovani la possibilità di scoprire i propri talenti secondo le loro attitudini. L'obiettivo generale – conclude - è quello di stimolare in loro il senso di appartenenza al nostro territorio e della valorizzazione delle loro hard e soft skills».

Gli animatori sul campo

A guidare le azioni sul campo è Lorena Leone con il team di animatrici e animatori coinvolti nel progetto, insieme ai rappresentanti delle associazioni Lyra e Dedà. «Ripartiamo con un nuovo step di “Che impresa la scuola!” dopo un primo bilancio più che positivo di partecipazione e coinvolgimento alle attività svolte. Dai laboratori in classe e online, alla compilazione del Curriculum vitae o alla stesura di una lettera motivazionale. Alle visite guidate nei borghi di Badolato e Cleto, tutte le iniziative ci hanno dato modo di individuare nella co-progettazione e nel dialogo con i giovani e con gli altri partner, un punto di forza».


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«In questa ottica e con questo bagaglio ripartiamo con le attività di Che impresa la Scuola!» conclude Lorena Leone. «Nella consapevolezza che queste progettualità possono e devono avere ricaduta positiva sui nostri territori. E sulle opportunità da generare per motivare le giovani generazioni a costruire qui il loro futuro. E migliorare il presente di tutti e tutte».

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