Avvenire di Calabria

Riconoscimenti: FEdS e Rivista del Cinematografo, a Marco Bellocchio il venticinquesimo premio Robert Bresson

di Redazione Web

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Verrà consegnato a Marco Bellocchio il venticinquesimo premio Robert Bresson. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 31 agosto, alle ore 12.30, presso l’Italian Pavilion, nella Sala Tropicana 1 dell’Hotel Excelsior, in occasione dell’81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il premio, conferito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (FEdS) e dalla Rivista del Cinematografo con il patrocinio del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, è assegnato a un regista che abbia dato una testimonianza significativa, per sincerità e intensità, del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della vita. Lo scorso 21 maggio – durante il Festival di Cannes 2024 – è stato assegnato ad Eugène Green il premio Robert Bresson speciale, per ricordare i venticinque anni della morte del regista di Au Hasard Balthazar e dell’istituzione del riconoscimento a lui intitolato.
Il premio che verrà consegnato a Venezia – realizzato e donato da Pianegonda – rappresenta un tributo alla cifra inesauribile del lavoro di uno dei registi più influenti del nostro tempo, Marco Bellocchio, che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e della critica con opere innovative e provocatorie.
Con il premio Robert Bresson il nome di Marco Bellocchio viene accostato a quello di un campione del cinema della credenza come il cineasta francese perché, come si legge nella motivazione: “La realtà così com’è non basta, sembrano suggerirci entrambi. Bisogna aprirla con il bisturi del cinema perché possa sgorgare l’invisibile, che si manifesta come mistero di luce e di ombre. Sul piano inclinato delle macchinazioni della Storia – ricca di accenti escatologici in Bresson, più terreni in Bellocchio – il cinema di questi due giganti non scivola mai ma risale, cercando quella libertà che vince ogni gravità, fino alla morte. Ed è la croce la chiave di volta iconografica che sorprendentemente sospinge entrambi: là dove lo schermo si incurva nel bagliore della Grazia, in Bresson. Nella vita che si schioda, liberata dalla preghiera di un bambino, in Bellocchio”.
La cerimonia di premiazione è aperta al pubblico e vi si potrà accedere fino ad esaurimento posti.

Fonte: Agensir

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