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Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione dell’Ue, finanzierà con 571 milioni di euro 57 gruppi di ricerca che stanno lavorando per dare risposte in chiave di sostenibilità ad alcune problematiche scientifiche. Tra gli esempi che la commissione ha fornito, si cita il calcestruzzo di edifici e ponti ecologico e resistente, il ciclo dell’azoto dei nostri oceani e il suo impatto sul clima, la tecnologia digitale a servizio della coesione. Una particolarità di questa fetta di sovvenzioni, definite “Synergy” e assegnate dal Consiglio europeo della ricerca, mirano a promuovere la collaborazione tra ricercatori, perché “unendo le proprie competenze, conoscenze e risorse possano ampliare i confini della scoperta scientifica. A lavorare saranno 201 ricercatori in 184 università e centri di ricerca in 24 Paesi in Europa e non solo. In questa tornata, il 32% dei ricercatori coinvolti sono donne, “la percentuale più alta dall’inizio del programma”, sottolinea la nota stampa. Per Iliana Ivanova, Commissaria per l’innovazione e la ricerca, “l’innovazione cresce grazie alla collaborazione” e grazie a Synergy “consentono a menti brillanti di ampliare i confini della conoscenza”. Una missione che per la commissaria è soddisfatta da questa tornata di finanziamenti, è “promuovere l’eccellenza scientifica in tutta Europa”.
Fonte: Agensir