Avvenire di Calabria

La Regione ha approvato un nuovo strumento che dà la possibilità ai comuni di avere accesso a nuove opportunità di promozione, coordinamento e collaborazione

Ecco il Registro DeCo: più tutele per la Calabria

Parlano il consigliere Giannetta e l'assessore all'agricoltura Gallo: «questa misura unisce i prodotti tipici sotto un’unica bandiera, promuovendo una visione regionale integrata»

di Mariarita Sciarrone

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Lo scorso ottobre è stata approvata in Commissione Agricoltura la proposta di legge per l’istituzione del registro regionale per la Calabria dei comuni con prodotti De.Co. Questa iniziativa mira a salvaguardare e valorizzare la cultura, la storia, le tradizioni, i saperi e la biodiversità delle produzioni dei comuni calabresi che hanno ottenuto la denominazione comunale De.Co.


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Inoltre, intende contribuire alla promozione delle peculiarità territoriali in una visione regionale identitaria. In questa pagina ne parliamo con chi l'ha proposta: il consigliere regionale reggino Domenico Giannetta e l'assessore all'agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo.

Il Consigliere regionale Domenico Giannetta, primo firmatario della proposta di legge insieme all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, fa il punto della situazione.

Cosa rappresenta in termini valoriali il prodotto con denominazione comunale?

I prodotti con denominazione comunale sono una straordinaria testimonianza del patrimonio identitario e territoriale calabrese. Rappresentano la cultura, la storia, le tradizioni, i saperi, la biodiversità delle produzioni dei nostri comuni. In tutta la Calabria, spesso proprio nei piccoli paesi, ci sono produzioni eccellenti e prodotti tipici. Il prodotto De.Co. può essere agroalimentare o gastronomico, artistico o artigianale, ma anche una ricetta, un prodotto ad alto valore storico della tradizione locale, come una festa, una fiera, una sagra, o una tecnica particolare di coltivazione o allevamento o pesca caratteristica del territorio. Con l’istituzione del Registro tuteliamo questa varietà di prodotti che hanno ottenuto dai comuni la denominazione De.Co. e in particolare il loro legame identitario. È un legame inscindibile che vogliamo preservare anche da alcuni aspetti distorsivi del progresso, che si riflettono anche sui consumi. Sotto il profilo valoriale, è chiaro che con l’istituzione del Registro stiamo anche lanciando un segnale culturale forte, per orientare al consumo tipico, locale, di qualità, di tradizione. Crediamo sia necessario contribuire a preservare il nostro patrimonio e valorizzarlo con rinnovata coscienza sociale.

Perché la volontà di questa iniziativa legislativa e quali le finalità?

I prodotti De.Co. sono delle vere e proprie unicità che ci legano alle nostre origini, così come le produzioni locali e tipiche di qualità certificata. Abbiamo deciso di istituire presso gli uffici regionali un Registro che aggrega i comuni con prodotti che hanno ottenuto la denominazione De.Co. perché riteniamo sia uno strumento adatto a valorizzare queste unicità, in una visione regionale, integrata e forte, con politiche regionali strategiche e azioni di promozione, comunicazione e marketing. Le singole espressioni delle realtà locali iscritte nel registro avranno un unico logo, una dimensione strategica e riconoscibile più ampia, identitaria, di una regione con mille sfaccettature da proporre e scoprire.


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La finalità legislativa è dunque quella di offrire ai comuni un nuovo strumento di marketing territoriale per contribuire alla tutela e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Non solo offrendo un quadro completo delle denominazioni comunali istituite in Calabria, ma riconducendo ad unitarietà le iniziative realizzate nei comuni del territorio, senza intaccarne l’autonomia in materia, anche in azioni di divulgazione o nella partecipazione a manifestazioni promozionali o ad iniziative di sostegno per le filiere che integrano e promuovono i prodotti De.Co. D’altra parte, la Calabria sta finalmente conquistando un nuovo posizionamento, deve diventare un brand riconoscibile e attraente. Stiamo lavorando duramente per superare anni di ritardi, di pregiudizi e di linguaggi comunicativi superati, quando non controproducenti.

C'è maggiore interesse verso i nostri prodotti?

Oggi si riesce a costruire entusiasmo ed interesse verso i nostri prodotti, un trend che dobbiamo accompagnare con soluzioni adeguate ed efficaci. In questa direzione, la legge contiene anche l’ambizione di orientare al consumo di produzioni e concederà in uso ai prodotti inseriti nel registro. Il logo ha un valore fondamentale nella comunicazione identitaria, unitaria e integrata, della proposta regionale calabrese in ambito nazionale e internazionale e potrà essere esposto a scopo pubblicitario dai soggetti iscritti al registro. Il registro infatti non è solo un documento, ma contribuisce ad armonizzare e rendere più omogenei i percorsi e le procedure di attribuzione delle De.Co.

Inoltre, il comune potrà prendere parte al Coordinamento regionale dei comuni con De.Co. e alle nuove forme di collaborazione tra i comuni e tra gli stessi e la Regione. Nelle prossime fasi del percorso di attuazione della legge, ci dedicheremo alla campagna di comunicazione ai comuni sul registro e sulle opportunità ed i vantaggi, oltre che sui requisiti e le modalità di iscrizione. I comuni saranno coinvolti e protagonisti di questo percorso che rappresenta certamente un’occasione di crescita e di condivisione. Dobbiamo imparare a fare rete e credere nelle opportunità di stare insieme e di integrare le peculiarità che ci identificano e rendono orgogliosi della nostra appartenenza a un territorio.

Parla l'assessore Gallo: «Più consapevolezza tra i produttori»

Uno straordinario strumento di valorizzazione del patrimonio alimentare identitario dei territori: è questo ciò che auspica Gianluca Gallo, Assessore regionale all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione, all’indomani dell’approvazione della legge per l’istituzione del registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co., proposta insieme al Consigliere Domenico Giannetta.

Come verranno definite le modalità per potersi iscriversi al registro regionale in termini attuativi?

Dopo l’approvazione della legge regionale, che segna un passo fondamentale nella disciplina della materia in Calabria, è previsto che la Giunta regionale emani un Regolamento. Questo sarà sottoposto al preventivo parere della competente commissione consiliare per fissare gli adempimenti formali per l’iscrizione dei prodotti De.Co. nel Registro. Il regolamento definirà con certezza, nell’ordine, i requisiti minimi ai fini dell’iscrizione dei prodotti al Registro, gli ambiti di possibile conflitto con le Produzioni agroalimentari tradizionali (PAT) nel caso di concomitanza di riconoscimento e le modalita di superamento dello stesso. Inoltre, stabilirà i caratteri tecnici e dimensionali standard per i singoli loghi dei prodotti De.Co. e i modelli di disciplinari per i prodotti che intendano perseguire il riconoscimento De.Co.. Il Dipartimento Agricoltura è al lavoro per ultimare gli ultimi adempimenti e consentire il completamento anche di questo ulteriore, importante passaggio che andrà a garantire l’attuazione dell’impianto normativo adottato su proposta, oltre che mia, del collega consigliere Domenico Giannetta, da sempre attivo sul fronte della valorizzazione delle risorse e delle eccellenze agroalimentari calabresi.

Il Dipartimento da lei guidato sta investendo molto sulla valorizzazione del territorio calabrese attraverso i prodotti enogastronomici. Quali azioni di marketing territoriale sono state messe in atto dal Dipartimento relativamente alla promozione dei prodotti di nicchia e alla loro valorizzazione?

La Regione ha promosso recentemente diversi bandi volti a sostenere sia queste produzioni, sia la loro conoscibilità sui mercati. Nello specifico, oltre al supporto destinato alle azioni di marketing programmate da aziende e associazioni e consorzi di produttori, noché dai Flag e dai Gal, si è aggiunta la promozione a livello fieristico nazionale e internazionale. Questo ha permesso il graduale e progressivo inserimento di questi prodotti nell’ambito dei principali eventi, a conferma della valenza e del tratto identitario che essi rappresentano. Si registra, nel complesso, una maggior consapevolezza tra i produttori ma anche a livello istituzionale in ordine al valore di queste produzioni e del loro legame con il territorio, sotto un profilo culturale ma finalmente anche economico: credo sia la strada giusta.

Lo scorso anno ad ottobre, si è tenuta a Fuscaldo la manifestazione De.Co. della Calabria, dedicata ai riconoscimenti di prodotti e saperi marchiati Denominazione comunale d’origine. Come si muoverà il dipartimento nei prossimi mesi?

Il comparto agroalimentare calabrese sta vivendo un periodo di positiva effervescenza. L’iniziativa fuscaldese ne è stata una testimonianza, dedicando ampio risalto ai prodotti di nicchia e alle tipicità locali calabresi. Nel solco tracciato vanno inserendosi manifestazioni ed eventi che, nel corso dell’anno ed ancor più durante la stagione estiva, sono finalizzati a presentare al meglio l’ampio patrimonio enogastronomico ed alimentare di cui la Calabria è ricca. Per quanto ci riguarda, sosteniamo e condividiamo questo percorso, nello spirito della legge regionale, anche per lanciare un segnale culturale forte ed orientare al consumo tipico, locale, di qualità, di tradizione. Siamo impegnati a preservare, anche per questa via, il nostro patrimonio identitario e valorizzarlo con rinnovata coscienza sociale.

L’esempio dell’Annona di Reggio Calabria, un frutto unico

La provincia di Reggio Calabria è anche culla di prodotti enogastronomici unici. Tra questi, oggi vi parliamo dell’annona, un frutto esotico che ha trovato in questa regione il suo habitat ideale. Dal gusto delicato e tropicale, l’annona rappresenta una delle eccellenze calabresi, un vero e proprio simbolo della biodiversità e delle peculiarità territoriali della zona. Conosciuta scientificamente come Annona cherimola, è originaria delle regioni andine di Perù ed Ecuador.

Il suo arrivo in Europa risale all’epoca delle esplorazioni spagnole, ma le condizioni climatiche della fascia costiera di Reggio Calabria, con inverni miti ed estati calde, hanno permesso a questo frutto di prosperare e raggiungere un livello di qualità eccezionale.

Il frutto si presenta con una buccia verde e bitorzuluta, che nasconde una polpa bianca, cremosa e dolce, caratterizzata da un sapore che evoca una combinazione di ananas, banana e fragola. Questa fusione di aromi rende l’annona una prelibatezza unica nel suo genere, molto apprezzata sia al naturale sia come ingrediente di dolci e dessert. La raccolta avviene solitamente tra settembre e novembre, periodo in cui i frutti raggiungono la perfetta combinazione di dolcezza e consistenza. Con le sue proprietà diuretiche e antiossidanti, questo frutto aiuta a proteggere il sistema immunitario e a regolare l’apparato gastrointestinale.

Simbolo di tipicità

L’annona di Reggio Calabria non è solo un frutto, ma un vero e proprio simbolo della tipicità regionale. Grazie alle sue caratteristiche uniche e al legame con il territorio, è diventata uno dei prodotti che rappresentano l’identità calabrese. In questo contesto, l’annona è stata riconosciuta con la denominazione comunale (De.Co.), che ne certifica l’origine e la qualità, contribuendo alla sua promozione e tutela.


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La valorizzazione dell’annona di Reggio Calabria passa anche attraverso iniziative di promozione territoriale e marketing. Eventi e manifestazioni dedicate a questo frutto permettono di far conoscere e apprezzare questa eccellenza calabrese a un pubblico sempre più ampio, sia a livello nazionale che internazionale. L’obiettivo è quello di preservare e promuovere questo patrimonio, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della regione.

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