Avvenire di Calabria

È stata una giornata speciale quella vissuta tra i reparti del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria

I supereroi acrobatici regalano un sorriso ai piccoli pazienti del Gom

L'iniziativa ha visto protagonisti i bambini e i loro eroi preferiti: Capitan Marvel, Capitan America, Spiderman, Ironman, Hulk, Flash e Batman

di Redazione Web

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Lo scorso sabato, 30 luglio, i supereroi acrobatici sono approdati al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria per far far visita e regalare attimi di gioia ai piccoli pazienti.

Capitan Marvel, Capitan America, Spiderman, Ironman, Hulk, Flash e Batman sono andati in visita ai piccoli pazienti dei reparti del Gom di Reggio Calabria. Calandosi dal tetto dell’ospedale sono giunti in soccorso dei bambini ricoverati per aiutarli a combattere la più importante delle loro battaglie: quella contro la malattia.


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A travestirsi per regalare una giornata di svago ai bambini ricoverati presso l'ospedale di Reggio Calabria sono stati i volontari dell’Associazione senza fini di lucro Sea “SuperEroi Acrobatici”, fondata da Anna Marras.

I Supereroi acrobatici visitano i piccoli pazienti di Reggio Calabria

«Quello che desideriamo trasmettere con forza è un messaggio di incoraggiamento e di speranza ai bambini e alle loro famiglie - racconta Anna Marras - vogliamo che sentano nascere dentro di loro quella forza che hanno i loro supereroi preferiti, che si sentano invincibili proprio nel momento più difficile della loro vita. Per ogni bambino che incontriamo, che salutiamo dalla finestra o che abbracciamo in reparto, il messaggio che condividiamo è uno solo: Tu sei un supereroe! Non mollare!».

Supereroi in azione: una fase della "scalata" della torre del Gom che ospita il reparto di pediatria

A questo scopo Anna Marras, che spesso è protagonista delle calate dei supereroi acrobatici, vestendo i panni di Capitan Marvel, accoglie sempre con gioia gli inviti che arrivano all’associazione da tutti gli ospedali italiani.

«Siamo felicissimi di collaborare con il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria per portare ai piccoli pazienti una giornata di sorrisi - ha dichiarato Marras - Il progetto dei SuperEroi Acrobatici nasce proprio per questa ragione, perché per noi non c’è niente di più bello al mondo del sorriso di un bambino».

Evento organizzato con l'Abio di Reggio Calabria

L’evento è stato organizzato insieme all’associazione ABIO Reggio Calabria OdV. ABIO Reggio Calabria opera presso il reparto di Pediatria del Gom dal 2012. Da qualche mese i volontari hanno riattivato il servizio in presenza tornando al fianco dei bambini e dei ragazzi ospedalizzati.

«Siamo particolarmente lieti di festeggiare la ripresa delle nostre attività con questo spettacolare evento – dichiara Giovanna Curatola presidente dell’ABIO reggina – rispondere ai bisogni emotivi e affettivi dei bambini in ospedale donando loro un sorriso, un gioco, un momento di spensieratezza è il nostro principale obiettivo. Abbiamo accolto e promosso con grande entusiasmo l’iniziativa dei supereroi acrobatici, la lunga emergenza pandemica ha ulteriormente reso pesante la degenza dei piccoli pazienti che si sono visti privati del supporto dei volontari. In questa situazione, bambini, adolescenti e genitori hanno ancora più bisogno di calore e vicinanza e di attimi di spensieratezza e normalità, questo momento vuol essere quindi, un segnale di ripartenza per sottolineare che i volontari col camice azzurro sono tornati».


PER APPROFONDIRE: Piccoli ricoverati in ospedale, l’Abio pronta a ripartire


«Per l’occasione abbiamo preparato tanti doni che sono stati distribuiti ai nostri piccoli amici dai fantastici Supereroi». Ancora Curatola. Ridurre al minimo il trauma del bambino, dell'adolescente e dei genitori derivante dall’ospedalizzazione è l’obiettivo che ABIO persegue da oltre 40 anni, è da sempre attenta al prendersi cura dei bambini attraverso il gioco che, nel contesto ospedaliero, permette di distrarre i più piccoli dalla sofferenza e dalla noia, recuperando la dimensione sana in un ambiente che ne sottolinea quella malata.

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