Avvenire di Calabria

Povertà sanitaria: Emergency, nel 2023 erogate 42.525 prestazioni gratuite

di Redazione Web

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Ostacoli burocratici e difficoltà amministrative nell’ottenimento dei requisiti nell’accesso alle cure, scarso riconoscimento dei diritti della persona, difficoltà a muoversi in un sistema sanitario complesso. Sono alcune barriere che, secondo Emergency, oggi in Italia impediscono il diritto alla salute di cittadini stranieri e italiani. Con “Programma Italia”, nelle sue strutture l’associazione lavora per garantire il diritto sancito dall’art. 32 della Costituzione offrendo gratuitamente prestazioni di medicina di base, assistenza infermieristica, mediazione socio-sanitaria e ascolto psicologico.
Stando ai dati diffusi, nel 2023 in Italia 9.715 persone si sono rivolte agli ambulatori di Emergency per un totale di 42.525 prestazioni. I primi dieci Paesi di provenienza dei pazienti che si sono rivolti agli ambulatori di Emergency sono stati Italia (12,1%), Nigeria (10,24%), Marocco (8,77%), Tunisia (7,86%), Bangladesh (6,69%), Romania (6,4%), Perù (4,9%), Senegal (4,62%), Ghana (3,42%) e Ucraina (3,34%).
Gli uomini hanno rappresentato il 64% dell’utenza, mentre le donne il 36%. Le persone che si sono rivolte a “Programma Italia” appartenevano principalmente alla fascia d’età tra i 18-40 anni (48,1%). A seguire la fascia d’età 41-60 anni (28,4%), maggiori di 60 anni (12,4%), la fascia di età 0-5 anni (4,8%), la fascia di età 6-14 anni (4,7%) e la fascia di età 15-17 anni (1,5%).
“Programma Italia – spiega il direttore Andrea Bellardinelli  -interviene nelle periferie delle grandi città e nei territori dove il diritto alla salute non è garantito. Attraverso gli ambulatori mobili, Emergency lavora per rendere concreto il diritto alle cure a Rosarno in Calabria e nella ‘fascia trasformata’ a Ragusa in Sicilia, aree dove i lavoratori braccianti vivono ancora in alloggi fatiscenti, sfruttati sul lavoro. Gli ambulatori sono presenti anche nelle periferie delle grandi città, come Milano e Napoli, dove vediamo aumentare le disuguaglianze. Qui Emergency offre un servizio socio-sanitario di prossimità rivolto a chiunque ne abbia bisogno . I nostri utenti appartengono alle fasce vulnerabili della popolazione. Non riescono in modo autonomo a districarsi nelle complesse pratiche burocratiche dei servizi sanitari territoriali, a ottenere i documenti sanitari per avere accesso alle cure, a pagare i ticket. Così finiscono per rinunciare a curarsi. Emergency agisce in questo limbo”.

Fonte: Agensir

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