Avvenire di Calabria

La nota del segretario Vincenzo Sera

Piano sociale di zona, Cisl Fp: «Dal Comune, finalmente uno spiraglio»

di Redazione web

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Finalmente un vero spiraglio di luce dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Avv. Giuseppe Falcomatà, così dichiara il Segretario Generale della CISL FP Vincenzo Sera. Il 15 giugno 2021, la Giunta ha approvato il “Piano Sociale di Zona” .


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Grazie all’impegno profuso dall’assessore  Demetrio Delfino dal dirigente del settore avv. Franc. Barreca e tutto il personale della struttura del Welfare e Politiche Sociali. La CISL FP ed il Forum del Terzo Settore in linea con la nuova normativa hanno fortemente voluto l’avvio dell’istituzione dei tavoli tecnici tematici per la co progettazione di tutto ciò che riguarda i servizi sociali, socio assistenziali e socio sanitari  essenziali questo è stato il metodo, diversi sono stati gli incontri fino alla definizione del piano sociale di zona.

Un grande risultato raggiunto e quello che più ci soddisfa è il nuovo metodo di lavoro che tende a garantire  un piano sociale di zona  migliorabile  ed in continuo work in progress. Il Piano Sociale di Zona è lo strumento di pianificazione territoriale per lo sviluppo di una politica locale di servizi ed interventi sociali

ll Piano di Zona è l’occasione per i Comuni di abbandonare la logica dell’individualismo e realizzare un sistema di interventi e servizi sociali che si proponga come integrato. È un sistema che ha una particolare apertura: un’articolazione di interventi e servizi sociali che puntano a fare rete e ad affrontare in modo sistematico le sfide del territorio, assumere a pieno titolo una funzione di lettura dei bisogni e di programmazione delle risposte, di scelte di priorità, di costruzione di rapporti, sinergie e opportunità di sviluppo.

Il piano sociale di zona mette in evidenza e  predispone gli atti di programmazione e integrazione, cura il rapporto tecnico con la Regione e il collegamento fra i vari soggetti istituzionali facenti parte della zona sociale. Un lungo percorso diviso per step, dove la Cisl FP si è ritrovata in piena sinergia con Il Forum del Terzo Settore condividenzo il nuovo metodo di lavoro, abbiamo chiesto da subito di rendere partecipe tutti i soggetti coinvolti e soprattutto le famiglie dei meno fortunati, proposta condivisa  ed imposta dall’Assessore Delfino, per arrivare in tempi ristretti alla definizione del Piano di Zona.

Per l’area della disabilità che è strutturata come rete di servizi che si prefiggono l’obiettivo strategico di integrare nella Comunità le persone con disabilità, attraverso un continuo rapporto con le famiglie, con i Comuni associati e con le formazioni sociali presenti sul territorio (associazioni, gruppi, cooperative sociali, istituzioni) per costruire risposte innovative alle esigenze espresse, e pianificare progettualità sperimentali che intercettino anche bisogni latenti e potenzialità del territorio.

In uno dei tavoli tematici, si è pensato a garantire i bambini diversamente abili e non disperdere la professionalità ormai accertata, degli Assistenti Educativi ed alla Comunicazione, servizio integrato alla rete dei servizi che l’Amministrazione si è impegnata a migliorare, non con il semplice “accordicchio” così definito da qualcuno pubblicamente.

“L’accordicchio” così definito, garantisce la continuità dei servizi alle persone più svantaggiate, in ambito scolastico.

In riferimento agli impegni assunti dall’Assessore Delfino e dal Dirigente avv. F.Barreca, saranno attività di co progettazione, verificate ed avranno sempre l’obiettivo principale cioè quello di garantire i servizi e dare dignità ai lavoratori, rispetto il nuovo impianto normativo varato dal Governo diversi mesi fa in piena emergenza pandemica mondiale.

Continua il Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria Vincenzo Sera e si sofferma alla previsione contenuta al com. 2 bis dell’art.89 del D.L. 34/2000 convertito in legge 77/2020 (c.d. Decreto Rilancio).

Trattasi di una previsione normativa di interesse per l’organizzazione la gestione e l’erogazione dei servizi sociali, dove gli stessi sono da considerarsi servizi essenziali, anche se svolti in regime di concessione, accreditamento o  mediante  convenzione, in quanto volte a garantire il godimento di diritti della persona costituzionalmente tutelati.

La stessa norma individua in maniera incontrovertibile e senza allusioni di interpretazione alcuna, i servizi e demanda alle Amministrazioni locali di definire le modalità programmatiche per garantire l’accesso e la continuità dei servizi sociali,socio assistenziali e socio sanitari essenziali anche in situazioni di emergenza, sulla base di progetti personalizzati, tenuto conto  delle specifiche e inderogabili esigenze di tutela delle persone più esposte e fragili. La norma definisce una pluralità di servizi, con le relative attività attuative che definiscono gli interventi di Welfare sociale.

Al riguardo sia lo Stato  sia le Regioni ed i Territori locali nel rispetto delle proprie competenze devono garantire i livelli essenziali delle prestazioni sociali e civili. Le illusioni attraverso i segnali di fumo fatti da qualcuno e riferiti all’accordicchio, potevano essere accolte in un epoca ormai passata, in epoca moderna, le interpretazioni giurisprudenziali, in particolare quelli della Corte Costituzionale, nonché da ultimo, le previsioni contenute nel c.d. Decreto Semplificazioni, hanno evidenziato tutto il contrario di quanto veniva dichiarato.

Altresì, la previsione contenuta nel comma 2 bis dell’art.89 del Decreto Rilancio conferma l’impostazione cooperativa sancita nei diversi istituti giuridici previsti dall’ordinamento giuridico. Pertanto, oggi è importante il lavoro svolto dall’Assessore Demetrio Delfino e dal avv. Francesco Barreca che sono riusciti a concretizzare il “PIANO SOCIALE DI ZONA”,in piena condivisione con tutti i soggetti interessati e titolati, uno dei principali obiettivi del Sindaco avv. Giuseppe Falcomatà.

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