Avvenire di Calabria

La proposta è stata avanzata durante i lavori del convegno “Endocrinologia dello Stretto” ospitato a Reggio Calabria e formalizzata con una missiva indirizzata al presidente della Regione Calabria

Piani terapeutici per diabetici, la Garante Stanganelli a Occhiuto: «Affidare il rinnovo ai medici di base»

Il dato: «Più del 90% dei rinnovi rappresenti un atto puramente amministrativo, creando così un sovraccarico nei poliambulatori e lunghe liste d’attesa»

di Redazione Web

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Crescono le difficoltà per i pazienti diabetici nel rinnovare i piani terapeutici annuali per la prescrizione dei presidi. La Garante della Salute della Calabria, Anna Maria Stanganelli, propone una soluzione: affidare il rinnovo ai medici di base, riducendo così le attese e migliorando la qualità del servizio. Durante il convegno “Endocrinologia dello Stretto” a Reggio Calabria, Stanganelli ha spiegato i dettagli della proposta, rivolta al Presidente Occhiuto e al Dipartimento Tutela della Salute.

Piani terapeutici pazienti diabetici, la proposta della Garante

«Demandare al medico di medicina generale il rinnovo dei piani terapeutici per la prescrizione dei presidi per i pazienti diabetici». Questa è la proposta avanzata dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, durante il convegno "Endocrinologia dello Stretto", che si sta tenendo a Reggio Calabria. La proposta è stata formalizzata con una missiva inviata al Dipartimento Tutela della Salute e indirizzata al Presidente Roberto Occhiuto.



«Giungono all’attenzione dell’Ufficio - ha dichiarato Stanganelli - numerose segnalazioni concernenti il rinnovo dei piani terapeutici per la prescrizione di presidi (aghi, lancette, strisce reattive per la determinazione della glicemia), rinnovo che al momento viene fatto annualmente. Tra le sollecitazioni pervenute - continua la Garante - ultima in ordine di tempo, quella della FIMMG Reggio Calabria, che con il suo segretario provinciale dr. Francesco Biasi ha rappresentato le difficoltà incontrate dai pazienti diabetici, richiedendo un intervento risolutivo da parte di questo Garante».


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Stanganelli ha sottolineato come più del 90% dei rinnovi rappresenti un atto puramente amministrativo, creando così un sovraccarico nei poliambulatori e lunghe liste d’attesa.

Una richiesta che risponde all'evoluzione normativa

L’introduzione dei piani terapeutici risale al 2017 con il DCA nr. 176, ma da allora il quadro è cambiato, soprattutto con l’introduzione di nuove terapie e l’aggiornamento della nota AIFA nr. 100, che include i medici di medicina generale tra i prescrittori di farmaci antidiabetici innovativi. Questo ha spinto la Garante a proporre un aggiornamento del sistema: «Il rinnovo annuale dei piani terapeutici implica un aumento considerevole di accessi ai poliambulatori, un sovraccarico delle liste d’attesa e un significativo aumento delle visite domiciliari, con disagio per i pazienti stessi. Il rinnovo potrebbe e dovrebbe essere demandato ai medici di medicina generale (MMG)», ha spiegato Stanganelli.

La proposta, redatta con il supporto del Coordinatore medico dell’Ufficio del Garante, dr. Santo Caridi, e del consulente dr. Angelo D’Ascola, mira a semplificare il sistema, alleggerendo il carico di lavoro degli specialisti e riducendo le attese per i pazienti.

Vantaggi per i pazienti e la sanità

Secondo Stanganelli, la proposta porterebbe vantaggi immediati sia dal punto di vista sanitario sia economico: «Ciò non solo avrebbe una favorevole ricaduta economica - ha aggiunto - ma soprattutto consentirebbe agli specialisti di dedicarsi maggiormente ad altre attività strettamente mediche. Inoltre, ci sarebbe una significativa riduzione dei disagi per i pazienti, i quali vedrebbero rinnovato dal proprio medico di base il piano terapeutico alla scadenza, senza dover prenotare e aspettare lunghe attese».



Stanganelli ha anche accolto con favore la proposta di legge del presidente della Commissione Vigilanza, Domenico Giannetta, per l’istituzione di un registro regionale dei pazienti diabetici. Tale proposta, approvata con consenso bipartisan in Commissione Sanità, rappresenta un segnale importante di attenzione verso i cittadini calabresi affetti da diabete.

«Si confida nella sensibilità e disponibilità del Presidente Occhiuto - ha concluso la Garante - nell’accoglimento di questa proposta, che rappresenterebbe un segnale di vicinanza verso migliaia di cittadini calabresi affetti da tale patologia».

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