Avvenire di Calabria

Ce la farà a convicere nuovamente i reggini? Il sindaco uscente punta tutto sul debito cancellato che apre, tra l'altro, alla possibilità di assumere nuovo personale

Parola ai candidati. Falcomatà: «Dopo 20 anni concorsi sbloccati»

Federico Minniti

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PAROLA AI CANDIDATI/2 - Dopo sei anni di sindacatura, Giuseppe Falcomatà si ricandida per guidare la Città di Reggio Calabria. Ce la farà a convicere nuovamente i reggini? (Clicca quì per scoprire il gradimento registrato nella nostra indagine anonima).

Come si esce dall’emergenza rifiuti?
L’emergenza rifiuti è stata causata dalla chiusura degli impianti regionali, noi stiamo già affrontando il problema per risolverlo una volta per tutte. Infatti, sono già iniziati i lavori per l’adeguamento della discarica di Melicuccà, che termineranno a novembre. C’è chi ha deciso di giocare la campagna elettorale sulla pelle della gente prima con la chiusura degli impianti regionali e, poi, con la scelta curiosa di obbligare soltanto Reggio a scaricare appena 50 tonnellate giornaliere in tre diversi impianti in Puglia. Nel frattempo, abbiamo ripensato il sistema di raccolta che, al classico “porta a porta”, affianca un sistema misto e l’installazione di diverse isole ecologiche.

Debito, è davvero tutto risolto?
In questi anni abbiamo lavorato con determinazione su questo fronte. Con la norma “salva Reggio”, inserita dal governo nel decreto agosto, la Città può guardaci più serenità al futuro. Dei 200 milioni previsti per i comuni predissestati, il 70% andranno per cancellare il Piano di riequilibrio rigudissimo elaborato dai commissari straordinari all’indomani dello scioglimento del Comune per infiltrazione mafiosa. Fino ad oggi, questo meccanismo ha imposto regole durissime per riparare i guasti prodotti da anni di bilanci falsi e artifizi contabili. Insomma, anni di lacrime e sangue per i reggini vittime di un passato nefasto.

Burocrazia, corruzione e infiltrazione mafiosa. Siamo all’annozero?
La politica svolge un ruolo di indirizzo fondamentale sull’apparato burocratico dell’Ente che sconta, sicuramente, ritardi e carenza di personale. Altro aspetto: burocrazia e criminalità non vanno accostate quasi fosse una cosa naturale. Le mele marce esistono in ogni settore della società. Dopo lo scioglimento per mafia del Comune ci siamo messi a lavorare, anche grazie a molti tecnici, funzionari e dirigenti dell’Ente, oggi il Comune è un “palazzo di vetro”.

Politiche sociali, da dove ripartire?
Ogni cittadino ha pari dignità e uguali diritti e deve essere accompagnato per mano nelle ristrettezze e nelle difficoltà. Innanzitutto il lavoro emancipa dal bisogno e dalla presa mortale della ‘ndrangheta. È su questo aspetto che bisogna concentrarsi con maggiore attenzione così come, in questi anni, abbiamo fatto in settori chiave come l’Assistenza educativa per alunni disabili, gli asili nidi d’infanzia, l’assistenza domiciliare per minori, l’istituzione dei Garanti, il contributo alloggiativo, i laboratori sociali per disabili adulti, il trasporto per disabili, l’integrazione dei bimbi Rom, il servizio di ricezione Rei, l’assistenza alle famiglie affidatarie o il supporto durante l’emergenza covid.

Quali sono i tre asset di sviluppo che il comune vuole perseguire per facilitare questo?
Il Piano di rientro, fra le altre cose ci impediva di poter assumere. Grazie alla norma Salva Reggio inserita dal Governo nel Decreto Agosto, quel giogo è finalmente un triste ricordo. Dopo più di 20 anni, quindi, il Comune così come la Città Metropolitana potranno avviare una stagione di concorsi necessari a dare respiro ai dipendenti e ad iniettare nuova linfa negli uffici municipali. Serve, comunque, un forte intervento dei privati che possano controbilanciare le risposte alla forte richiesta di lavoro. Fiscalità di vantaggio, turismo e agricoltura a chilometro zero diventano asset da tenere in cima ad ogni programma di rilancio economico e sociale.

Politiche della famiglia, qual è la vostra visione?
La famiglia è di per sé un valore sul quale si costruisce gran parte del nostro tessuto sociale. Negli ultimi anni abbiamo aperto tre asili nido comunali con le tariffe più basse d’Italia. Una misura destinata ad agevolare le giovani coppie. La possibilità di diminuire le tasse, insieme alle rinnovate opportunità di lavoro ormai alle porte, consentiranno di dare risposte a quanto vogliono costituire un nuovo nucleo familiare opporre a chi appartiene ad una famiglia numerosa.



Leggi le nostre interviste agli altri candidati:

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