Avvenire di Calabria

Parlamento Ue: respinta richiesta di dibattito su accordo Italia-Albania. In aula Letta per il rapporto sul mercato unico

di Redazione Web

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(Strasburgo) “Il popolo della Moldova ha scelto il futuro, la speranza, la stabilità. Ha scelto l’Europa”. Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in apertura della plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, commentando l’esito del referendum e le elezioni svoltesi in Moldavia. Ha poi aggiunto che il Parlamento condanna “qualsiasi attività di interferenza nelle elezioni presidenziali moldave e nel referendum costituzionale sull’integrazione nell’Ue”, in riferimento alle pressioni esercitate dalla Russia, in considerazione del fatto che una parte della popolazione moldava sia pro Russia.
Metsola ha poi ricordato l’omicidio di sei anni fa della giornalista maltese (lo stesso Paese della presidente) Daphne Caruana Galizia, della quale, ha detto, “occorre tener viva la memoria” mentre si “cerca la verità, perché sia fatta giustizia”. Mercoledì il Parlamento assegnerà un premio giornalistico in memoria di Caruana Galizia.
Sempre in apertura di seduta l’emiciclo ha bocciato due proposte di dibattito a proposito dell’accordo Italia-Albania per lo spostamento di richiedenti asilo dall’Italia al Paese balcanico.
È quindi intervenuto in aula l’ex premier italiano Enrico Letta per un confronto con i deputati sul suo rapporto sul mercato unico. “Questo rapporto contiene proposte pragmatiche e possono avere un ruolo solo se questo Parlamento le appoggerà. È il frutto – ha detto – di un viaggio in Paesi piccoli e grandi, un lavoro pragmatico e non ideologico, con proposte concrete che non prevedono cambi nei Trattati, per migliorare la vita dei cittadini”. “La frammentazione dei mercati finanziari europei – ha poi sottolineato Letta – fa il gioco di altri attori globali, Usa e Cina. Per questo serve una unione degli investimenti e dei risparmi, una integrazione reale che non sia a beneficio del solo settore finanziario ma anche dei cittadini”. Quindi un interrogativo: “Tutto si riduce a una domanda: se vogliamo diventare una colonia degli Stati Uniti o della Cina nei prossimi dieci anni. Telecomunicazioni, energia, mercati finanziari devono essere integrati come abbiamo fatto con l’euro”.

Fonte: Agensir

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