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Nella risoluzione si sottolinea l’urgenza di creare un regime giuridico “solido” per permettere di confiscare i beni statali russi congelati dall’Ue e “utilizzarli per ricostruire l’Ucraina e risarcire le vittime della guerra”. La Russia deve essere obbligata a pagare i risarcimenti per garantire che “contribuisca in modo sostanziale alla ricostruzione dell’Ucraina”.
I deputati chiedono inoltre all’Unione europea di “mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni contro Mosca e l’alleata Bielorussia”. Ciò dovrebbe includere il divieto di importazioni metallurgiche e di uranio nell’Ue dalla Russia, la cessazione della cooperazione con il settore nucleare russo e l’imposizione di un embargo totale sulle importazioni Ue di prodotti agricoli e della pesca russi, nonché di combustibili fossili e gas naturale liquefatto trasportati via mare attraverso i gasdotti.
Il Parlamento condanna infine tutti i Paesi, le imprese, le associazioni e le persone fisiche “che stanno aiutando Mosca ad aggirare le misure restrittive dell’Ue”, affermando che tali pratiche di disturbo dovrebbero essere criminalizzate.
Fonte: Agensir