Avvenire di Calabria

Papa Francesco: “Dio ama coloro che si decentrano”, “i cristiani sono chiamati ad essere umili lavoratori”

di Redazione Web

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“Dio cerca persone umili, che sperano in lui, non in sé stessi e nei propri piani”. Lo ha spiegato il Papa, nell’omelia della Messa presieduta oggi nella basilica di San Pietro di suffragio di Benedetto XVI e dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno. L’esempio citato da Francesco è quello dell’orfano e della vedova, che “sono gli umili per eccellenza, coloro che, riponendo ogni speranza nel Signore e non in sé stessi, hanno spostato il centro della vita in Dio: non fanno conto sulle proprie forze, ma su di lui, che si prende cura di loro. Costoro, che rifiutano ogni presunzione di autosufficienza, si riconoscono bisognosi di Dio e si fidano di lui, sono gli umili. E sono questi poveri in spirito a rivelarci la piccolezza tanto gradita al Signore, la via che conduce al cielo”.

"Questa è l’umiltà cristiana”, ha commentato il Papa: “non una virtù fra le altre, ma la disposizione di fondo della vita: credersi bisognosi di Dio e fargli spazio, riponendo ogni fiducia in lui. Dio ama l’umiltà perché gli permette di interagire con noi. Di più, Dio ama l’umiltà perché è lui stesso umile. Scende verso di noi, si abbassa; non s’impone, lascia spazio”.

“Dio non solo è umile, ma è umiltà”, ha sintetizzato Francesco citando la preghiera di San Francesco d’Assisi: “Tu sei umiltà”. “Dio ama coloro che si decentrano, che non mettono se stessi al centro”, ha sottolineato il Papa, che ha ricordato le “parole iniziali di Papa Benedetto”, pronunciate a proposito di se stesso subito dopo l’elezione a Pontefice: “umile lavoratore nella vigna del Signore”. “Sì, il cristiano, soprattutto il Papa, i cardinali, i vescovi, sono chiamati a essere umili lavoratori”, ha concluso Francesco: “a servire, non a essere serviti; a pensare, prima che ai propri frutti, a quelli della vigna del Signore. E quanto è bello rinunciare a sé stessi per la Chiesa di Gesù!”.

Fonte: Agensir

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