Avvenire di Calabria

Papa Francesco: Angelus, “ognuno di noi è un perdonato”, “fuori del perdono non c’è pace”

di Redazione Web

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“Quando si perdona non si calcola, è bene perdonare tutto e sempre! Proprio come fa Dio con noi, e come è chiamato a fare chi amministra il perdono di Dio: perdonare sempre”. A ribadirlo è stato il Papa, durante l’Angelus di ieri in piazza San Pietro, al quale hanno partecipato – secondo la Gendarmeria vaticana – circa 20mila persone. “Io questo lo dico tanto ai sacerdoti, ai confessori: perdonate sempre come perdona Dio”, ha proseguito Francesco: “Questo è il cuore di Dio: perdona sempre perché Dio è compassionevole. Non dimentichiamo com’è Dio: è vicino, compassionevole e tenero; così è il modo di essere di Dio. Dio perdona in modo incalcolabile, eccedendo ogni misura. Lui è così, agisce per amore e per gratuità. Dio non si compra, Dio è gratuito, è tutto gratuità. Noi non possiamo ripagarlo ma, quando perdoniamo il fratello o la sorella, lo imitiamo”.

“Perdonare non è dunque una buona azione che si può fare o non fare: perdonare è una condizione fondamentale per chi è cristiano”, ha spiegato il Papa: “Ognuno di noi, infatti, è un perdonato o una perdonata: non dimentichiamo questo, noi siamo perdonati, Dio ha dato la vita per noi e in nessun modo potremo compensare la sua misericordia, che Egli non ritira mai dal cuore. Però, corrispondendo alla sua gratuità, cioè perdonandoci a vicenda, gli possiamo dare testimonianza, seminando vita nuova attorno a noi”. “Fuori del perdono, infatti, non c’è speranza; fuori del perdono non c’è pace”, il monito di Francesco: “Il perdono è l’ossigeno che purifica l’aria inquinata dall’odio, il perdono è l’antidoto che risana i veleni del rancore, è la via per disinnescare la rabbia e guarire tante malattie del cuore che contaminano la società”.

“Domandiamoci, allora: io credo di aver ricevuto da Dio il dono di un perdono immenso?”, l’invito ai fedeli: “Avverto la gioia di sapere che Lui è sempre pronto a perdonarmi quando cado, anche quando gli altri non lo fanno, anche quando nemmeno io riesco a perdonare me stesso? Lui perdona: credo che Lui perdona? E poi: so perdonare a mia volta chi mi ha fatto del male? A questo proposito, vorrei proporvi un piccolo esercizio: proviamo, adesso, ciascuno di noi, a pensare a una persona che ci ha ferito, e chiediamo al Signore la forza di perdonarla. E perdoniamola per amore del Signore: fratelli e sorelle, questo ci farà bene, ci restituirà la pace nel cuore”.

Fonte: Agensir

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