Avvenire di Calabria

Papa a Marsiglia: messa al Velodrome, “città metropolitane grande sfida contro individualismo, egoismi e chiusure”. “L’Europa ha bisogno di un sussulto”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


(da Marsiglia) “Le nostre città metropolitane e tanti Paesi europei come la Francia, in cui convivono culture e religioni diverse, sono una grande sfida contro le esasperazioni dell’individualismo, contro gli egoismi e le chiusure che producono solitudini e sofferenze”. Nell’omelia della Messa al Velodrome di Marsiglia, il Papa ha chiesto un “sussulto” di umanità anche alle metropoli del nostro continente: “Impariamo da Gesù ad avere fremiti per chi ci vive accanto, impariamo da lui che, dinanzi alle folle stanche e sfinite, sente compassione e si commuove, ha sussulti di misericordia dinanzi alla carne ferita di chi incontra”.

“Bisogna cercare d’intenerire i nostri cuori, rendendoli sensibili alle pene e alle miserie del prossimo, e pregare Dio di darci il vero spirito di misericordia, che è propriamente il suo stesso spirito, fino a riconoscere che i poveri sono i nostri signori e padroni”, la citazione di san Vincenzo de’ Paoli: “Penso ai tanti sussulti della Francia, a una storia ricca di santità, di cultura, di artisti e di pensatori, che hanno appassionato tante generazioni”.

“Anche oggi la nostra vita, la vita della Chiesa, la Francia, l’Europa hanno bisogno di questo: della grazia di un sussulto, di un nuovo sussulto di fede, di carità e di speranza”, l’indicazione di rotta: “Abbiamo bisogno di ritrovare passione ed entusiasmo, di riscoprire il gusto dell’impegno per la fraternità, di osare ancora il rischio dell’amore nelle famiglie e verso i più deboli, e di rinvenire nel Vangelo una grazia che trasforma e rende bella la vita”.

“Guardiamo a Maria, che si scomoda mettendosi in viaggio e ci insegna che Dio è proprio così: ci scomoda, ci mette in movimento, ci fa sussultare, come accadde a Elisabetta”, l’invito finale: “E noi vogliamo essere cristiani che incontrano Dio con la preghiera e i fratelli con l’amore; cristiani che sussultano, vibrano, accolgono il fuoco dello Spirito per poi lasciarsi bruciare dalle domande di oggi, dalle sfide del Mediterraneo, dal grido dei poveri, dalle sante utopie di fraternità e di pace che attendono di essere realizzate. Insieme a voi prego la Madonna, Notre Dame de la Garde, che vigili sulla vostra vita, che custodisca la Francia e l’Europa intera e che ci faccia sussultare nello Spirito”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati

Tags: