Avvenire di Calabria

Ferma presa di posizione del vescovo di Locri - Gerace che invita i responsabili a ravvedersi condannando la modalità con cui hanno agito

Gioiosa Ionica, malviventi in azione contro l’Oratorio parrocchiale. Il vescovo Oliva: «Un gesto che offende tutta la comunità e i nostri ragazzi»

Vicinanza alla Chiesa locrese e condanna al vile gesto anche dalla CGIL di Reggio Calabria: «Un episodio che impone una riflessione su una maggiore "protezione" dei beni confiscati»

di Redazione Web

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Grave episodio compiuto ai danni dell'Oratorio parrocchia di Gioiosa Ionica. Dopo la denuncia del parroco, i Carabinieri stanno cercando di risalire ai responsabili. Ecco cosa è accaduto.

Gioiosa Ionica, ignoti prendono di mira l'Oratorio realizzato in un immobile sequestrato

Nell'oratorio parrocchiale di Gioiosa Ionica, situato in un immobile attualmente sequestrato e dato in gestione dal Comune alla parrocchia San Nicola di Bari per conto della Diocesi di Locri-Gerace, si sono verificati gravi episodi di furto e vandalismo. L'evento è stato scoperto dal parroco, don Francesco Antonio Passarelli, che ha immediatamente denunciato l'accaduto ai Carabinieri.


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Tra la mattina del 29 giugno e la mattinata di lunedì 1 luglio, ignoti si sono introdotti nell’oratorio asportando dodici infissi (finestre e balconi), una fotocopiatrice e una sedia in pelle modello d’ufficio. I malviventi hanno anche danneggiato parte della recinzione in ferro posta all’esterno del giardino che circonda la struttura.

Oratorio di Gioiosa Ionica, una finestra senza più infissi

«Ancora una volta si registrano episodi criminosi nei confronti di strutture adibite alle attività pastorali che la Chiesa di Locri-Gerace rivolge ai ragazzi e ai giovani del territorio», si legge in una nota diffusa dalla diocesi di Locri-Gerace. La posizione della Chiesa di Locri è netta. Confidando che le indagini possano portare all’individuazione dei responsabili, «il vescovo, monsignor Francesco Oliva, a nome di tutta la comunità, prega affinché i colpevoli si pentano e si ravvedano» di quanto fatto.

Il dispiacere e la condanna del vescovo Oliva: «Chi opera nell'oscurità della notte nuoce al futuro della comunità»

«Dispiace tantissimo che ad essere stato oggetto di furto e di maltrattamenti sia stata una struttura destinata ai ragazzi ed ai giovani e alle loro attività formative e ricreative. Il vile gesto offende tutta la comunità di Gioiosa e i tanti ragazzi che frequentano l’oratorio parrocchiale. Uno stato di grande disagio ho riscontrato negli educatori e nei ragazzi che sono venuti a conoscenza del misfatto», le ferme parole di condanna del vescovo di Locri - Gerace, monsignor Francesco Oliva.

«Ai ragazzi posso assicurare che presto potranno ritornare ad usufruire della loro struttura. Il bene confiscato assegnato alla diocesi era stato convertito ad attività sociali. Forse un riutilizzo del genere ha offeso qualcuno. Una cosa è certa - aggiunge il presule - che chi opera nell’oscurità della notte a danno della comunità nuoce al futuro della comunità e toglie la speranza ai più giovani.

Da qui l'auspicio: «Spero che la giustizia possa fare chiarezza, e dare alla comunità quella necessaria Serenità nell’opera di formazione a favore delle giovani generazioni. L’arroganza dei violenti e dei criminali non giova a nessuno.»

La solidarietà della CGIL di Reggio Calabria

La CGIL di Reggio Calabria ha espresso profonda solidarietà alla comunità parrocchiale di Gioiosa Ionica per il grave episodio di furto e vandalismo che ha colpito l’oratorio parrocchiale. Gregorio Pititto, Segretario Generale parla di «atto vile e deplorevole».

L'interno dell'Oratorio

Pititto ha inoltre sottolineato l'importanza del contesto: «È importante evidenziare che l’oratorio è ubicato in un bene confiscato alla criminalità organizzata. Questo fatto rende ancora più grave l’accaduto e richiama l'attenzione sulla necessità di una maggiore vigilanza e protezione per i beni confiscati, soprattutto quando questi vengono assegnati a realtà che operano per il bene della comunità».


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La CGIL si è unita al dolore del parroco, don Francesco Antonio Passarelli, e di tutta la comunità della Diocesi di Locri-Gerace, guidata dal Vescovo Francesco Oliva. «Confidiamo nel lavoro dei Carabinieri e nella giustizia affinché episodi del genere non si ripetano più. Invitiamo tutti a dimostrare la propria solidarietà e vicinanza, contribuendo a superare questo triste evento con unità e sostegno reciproco», chiosa Pititto.

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