Avvenire di Calabria

È ancora avvolto nel mistero il movente dell'omicidio di Francesca Romeo, la dottoressa di 67 anni che lavorava presso la guardia medica di Santa Cristina d'Aspromonte

Omicidio dottoressa Romeo, il cordoglio dell’Amci

I medici cattolici della diocesi di Oppido-Palmi: «Ci stringiamo alla famiglia»

di Redazione Web

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È ancora avvolto nel mistero il movente dell'omicidio di Francesca Romeo, la dottoressa di 67 anni che lavorava presso la guardia medica di Santa Cristina d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, uccisa la notte tra venerdì e sabato a colpi d'arma da fuoco mentre era in macchina con il marito, Antonio Napoli, anche lui medico. La sezione di Oppido-Palmi dell'associazione dei medici cattolici italiani parla di «sbalordimento» per l'agguato nella nota che pubblichiamo integralmente:


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Omicidio dottoressa Romeo, l'Amci: «Ci stringiamo alla famiglia»

«Ennesimo atto criminale perpetrato nei riguardi di un inerme sanitario alla fine del proprio turno di lavoro presso la guardia medica di un paese della piana di Gioia Tauro.
Questa volta , a perdere la vita in un agguato che sa di 'ndrangheta è stata, nella giornata di sabato scorso, la dottoressa Francesca Romeo. Il proprio marito dottor Antonio Napoli, medico psichiatra, è rimasto ferito».

«Entrambi vittime innocenti di un vile atto che non trova giustificazione alcuna visto che entrambi sono conosciuti ed apprezzati in tutta la piana di Gioia Tauro e non solo, per la loro professionalità, la loro competenza la loro abnegazione ed umanità nell'espletamento di un lavoro che se da un lato può offrire soddisfazioni dall'altro purtroppo comporta una infinità di rischi».

«I Medici appartenenti all'AMCI (Associazione dei Medici Cattolici Italiani) della Diocesi di Oppido Palmi ne piangono la prematura sua morte stringendosi affettuosamente attoniti e sbalorditi alla sua famiglia ed a quella del Dottore Napoli, nella certezza che presto sarà assicurato alla giustizia il vile autore del deplorevole gesto».

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