Avvenire di Calabria

La segnalazione del Comitato di Quartiere Mosorrofa dopo il recente intervento del Comune di Reggio

Mosorrofa, poche ore di pioggia: “saltato” il nuovo asfalto

Il presidente Andidero: «C'è ancora tanto da fare per rendere più sicura la viabilità sulle nostre strade»

di Redazione Web

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Questione di poco tempo e…pochi metri. È bastato, infatti, piovesse per qualche per rendere inutile la posa dell’asfalto da poco effettuata sulla strada che collega la frazione di Sala al borgo di Mosorrofa, nella periferia collinare di Reggio Calabria. Questione di poche ore, ma anche di pochi metri come precisa attraverso una nota il Comitato di Quartiere “Mosorrofa”.

Le prime piogge e quell'asfalto steso solo su 30 metri di strada

La prima precisazione è legata all’effettiva “portata” dei lavori, perché – rivela il Comitato presieduto da Pasquale Andidero – «il tratto di strada interessato dalla nuova bitumazione è di soli circa 30 metri lineari sui 4,5 Km della strada che collega l’abitato di Sala di Mosorrofa al centro di Mosorrofa;

Tale lavoro non è opera di “rigenerazione urbana” o restyling cittadino – ancora il Comitato - ma è la fase finale del ripristino della strada franata ad agosto del 2020 che è stata, a suo tempo, dichiarata opera con somma urgenza dei lavori da parte dell’amministrazione comunale, visto l’enorme traffico veicolare verso il centro città».

I problemi iniziati nell'agosto 2020

Il Comitato riavvolge il nastro sull’iter legato all’intervento di ripristino dell’arteria, ricordando come «questa storia» sia cominciata ad «agosto 2020, quando quel tratto di strada della San Sperato-Mosorrofa che collega l’abitato di Sala di Mosorrofa al centro di Mosorrofa è malamente franato tagliando ogni comunicazione con il centro di Reggio. L’allora sindaco Falcomatà assicurò che in breve tempo tutto si sarebbe sistemato».

Fu, quindi, «promosso un intervento con somma urgenza di quasi mezzo milione per il ripristino della viabilità. A febbraio 2021 (6 mesi dopo…), il Sindaco Giuseppe Falcomatà ha effettuato un sopralluogo sul cantiere della strada nel tratto franato, assicurando che l’intervento sarebbe stato strutturale con dei gradoni e con un nuovo sistema di regimentazione delle acque. Durante il sopralluogo era presente anche il sig. Rocco Albanese, allora assessore alla Manutenzione che successivamente sarebbe diventato assessore ai Lavori pubblici. In quell’occasione Falcomatà comunicò che i lavori erano già compiuti al 75% e a breve sarebbero giunti a conclusione. Specificò che l’intervento prevedeva oltre ai gradoni per la messa in sicurezza e il ripristino di quel tratto di strada anche la raccolta dell’acqua piovana con delle griglie a monte che permettevano di convogliare le acque piovane, in maniera graduale grazie ad una serie di pozzetti di salto, verso il fondo valle, evitando così fenomeni di dissesto idrogeologico e il crearsi, nuovamente, di pozze nella sede stradale».

Lo stop ai lavori, la ripresa e... le prime piogge

I lavori poi si sono fermati. Il Comitato e vari cittadini, ricorda Andidaro, «hanno iniziato a protestare per i disagi che il protrarsi dei lavori recava a tutta la popolazione. Più volte sono stati chiesti i motivi del ritardo al sindaco facente funzioni Brunetti, che intanto aveva sostituito il sospeso Falcomatà, ricevendo sempre come risposta che esiste un contenzioso con la ditta appaltatrice e che a breve saranno risolti».


PER APPROFONDIRE: I cittadini di Mosorrofa nuovamente a colloquio col Prefetto di Reggio Calabria


«Finalmente nel dicembre 2022 (dopo 2 anni e 6 mesi…) in un incontro in prefettura, l’assessore Albanese annunciava l’inizio dei lavori per la sistemazione definitiva, prevedendo una durata dei lavori di circa un mese. I lavori cominciati il 5 dicembre sono andati molto a rilento. Più volte – ancora il Comitato di Quartiere – abbiamo cercato di far capire che si stavano facendo degli errori nella raccolta delle acque piovane e più volte, anche in Prefettura nell’incontro dell’11 gennaio 2023, l’assessore Albanese ha sottolineato che vi è un team di architetti e ingegneri che si sono occupati della progettazione. Finalmente, il 17 settembre del 2023 (ben 3 anni dopo la somma urgenza dei lavori…) viene posto in opera l’asfalto, spacciandolo per restyiling o rigenerazione, considerando così concluso il lavoro di ripristino del tratto di strada franato!».

Ma la «divertente storia non è finita». Arrivano le prime piogge (23 - 24 settembre 2023) e «quei 30 metri di strada appena terminati si presentano nelle condizioni come dalle foto qui di seguito: piene di fango e con un evidente ristagno d’acqua».

Il presidente Andidero: «Viabilità a rischio, ancora "gabbati" dal Comune»

«Alla faccia – esclama il presidente – dell’efficiente regimentazione delle acque! Questa situazione mette a serio rischio la sicurezza della circolazione e dell’incolumità di chi vi transita. Tre anni di lavori, interrotti e ripresi; tre anni per capire cosa fare e come fare; tre anni di sordità verso gli abitanti che conoscendo le problematiche locali, provavano a dare consigli, ma si è voluto andare avanti, lentamente e con la propria cocciutaggine. Questi sono i risultati. Il popolo di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa ancora una volta è stato “gabbato” da questo comune».

«Oltre il danno, la beffa», ancora Andidero: «Leggiamo dai giornali on-line che nel programma di “rigenerazione urbana” è stato “ultimato l’asfalto sulla strada di Mosorrofa”, frasi molto generiche ed ammiccanti per chi legge. L’asfalto sulla San Sperato - Mosorrofa (8 km di strada) lo stiamo aspettando dal 1980. Anche in questa vicenda è venuta fuori l’assoluta inconsistenza se non malafede dell’amministrazione comunale. Questo rafforza ancor di più la nostra raccolta firme per la richiesta di dimissioni al Sindaco, Giunta e Consiglio comunale e per la consultazione tra gli abitanti di Mosorrofa e Sala di Mosorrofa per sancire una possibile separazione dal comune di Reggio».

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