Avvenire di Calabria

Il presbitero reggino, nato il 9 ottobre 1934, è sacerdote dal 1961

Monsignor Sebastiano Plutino: 90 anni di vita, 63 al servizio delle vocazioni

Canonico del Capitolo metropolitano di Reggio Calabria - Bova, ha ispirato generazioni di sacerdoti con umiltà e saggezza

di Redazione Web

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Monsignor Sebastiano Plutino compie oggi 90 anni, 63 dei quali dedicati al servizio della Chiesa e del prossimo. Un'altra giornata di festa per la diocesi di Reggio Calabria - Bova, a pochi giorni di distanza dall'altro importante traguardo raggiunto da monsignor Gianni Latella.

Reggio Calabria, buon compleanno monsignor Plutino

Il sacerdote reggino, Canonico del Capitolo metropolitano di Reggio Calabria dal 2015, è nato il 9 ottobre 1934 nella città dello Stretto. Come don Gianni Latella, che ha compiuto proprio 90 anni il 4 ottobre, anche monsignor Sebastiano Plutino è stato ordinato presbitero il 9 luglio del 1961 dall'allora arcivescovo di Reggio Calabria, monsignor Giovanni Ferro.



Da 63 anni al servizio della Chiesa di fondazione paolina e, in particolare, della cura delle anime e delle vocazioni, il suo ministero pastorale si è sempre contraddistinto per umiltà, saggezza e allegria.

Una guida per generazioni di seminaristi reggini

Già Confessore straordinario del Seminario arcivescovile Pio XI, è considerato un vero e proprio punto di riferimento umano e spirituale per generazioni di seminaristi che ha saputo incoraggiare e guidare, indicando loro la strada per stare al «passo di Gesù».


PER APPROFONDIRE: Monsignor Gianni Latella: 90 anni di vita dedicata alla Chiesa e al prossimo


Molti ricordano con affetto i suoi insegnamenti, in cui sa fondere sapientemente l'insegnamento biblico con la saggezza popolare. Rivolgendosi soprattutto ai giovani, spesso impazienti e portati a superare gli anziani, è solito ripetere: «Chi va piano, va sano e va lontano. Molti si affannano senza motivo, ma non temere: il giusto sarà sempre sostenuto da Dio e alla fine supererà chi ha esaurito le forze nel correre inutilmente».

Don Plutino è inoltre un testimone autentico dell'importanza dell'essere, piuttosto che dell'apparire. Nel giorno della sua ammissione all'Ufficio canonicale, disse ad esempio: «Un nuovo impegno e un servizio da accogliere con amore, come ho sempre fatto. Continuare a donarmi così come sono: questo è il vero cambiamento, ben più del “colore” del nuovo abito».

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