Avvenire di Calabria

Migrazioni: Migrantes, al via a Lignano Sabbiadoro la summer school “Mobilità Umana e Giustizia Globale”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Si è aperta ieri a Lignano Sabbiadoro (Ud) l’edizione 2023 della summer school “Mobilità Umana e Giustizia Globale” promossa dalla Fondazione Migrantes, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal SIMI (Scalabrini International Migration Institute). Questa edizione – alla quale interverranno per la Fondazione Migrantes il presidente, l’arcivescovo mons. Gian Carlo Perego e il direttore generale, mons. Pierpaolo Felicolo – si svolge nel 60°anniversario della Pacem in Terris, per sottolineare l’urgenza di costruire un sistema di “governance globale capace di garantire a tutti gli uomini e le donne della Terra il diritto a una esistenza pacifica e dignitosa e lo stretto legame tra la pace e la giustizia sociale”, spiegano i promotori.

Da ieri e fino a giovedì l’attenzione dei relatori e dei partecipanti – circa 25 da diverse diocesi italiane – si focalizzerà sul rapporto tra conflitti e mobilità forzata; sui confini – quelli fisici, fatti dai muri di cemento e di filo spinato che si stanno moltiplicando perfino all’interno del continente europeo, e quelli invisibili, eretti attraverso la distinzione tra chi ha e chi non ha diritto a essere accolto e protetto; sulle pratiche di accoglienza e sui bisogni di cura delle vittime delle guerre e degli esodi forzati. Ieri, dopo la presentazione della summer school e degli enti promotori l’attenzione è stata sul tema “Tra passato e presente, tra inclusione ed esclusione.

Quando erano gli italiani a scappare. Dalla convivenza all’esodo forzato” con una relazione affidata a Marco Plesnicar, direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia. Nel pomeriggio visita guidata ai luoghi della “frontiera”, l’incontro con Maria Grazia Ziberna, presidente provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e con il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.
Domani mattina, mercoledì 30 agosto, la terza sessione su “Curare le ferite. Prendersi cura dei profughi”. Sono previsti interventi su “Corpi violati e torturati” affidati a Tamara Amadio del Centro italiano per i rifugiati e su “Menti e cuori feriti. I più vulnerabili tra i vulnerabili” affidato a Giovanni Giulio Valtolina, responsabile del Settore Minori e Famiglia della Fondazione ISMU. Nel pomeriggio Laboratorio “Il Teatro dell’Oppresso tra i luoghi/ai confini della memoria. Pratiche di arte e liberazione/rielaborazione” a cura di Felicia Robles, docente presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Giovedì tema della giornata sarà “Le guerre oscurate, i profughi che non vediamo” con relazioni su “Fuori dai riflettori. Conflitti dimenticati e guerre per procura nel quadro della ‘Terza Guerra mondiale a pezzi’”, affidata a Anna Pozzi, giornalista del mensile “Mondo e missione” e a Cristina Molfetta della Fondazione Migrantes su “I ‘confini’ della mobilità forzata. I rifugiati che (non) trovano rifugio”. La sessione conclusiva, nel pomeriggio di giovedì, sarà su “Pace in terra agli uomini e alle donne che Dio ama” con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di p. Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale; di mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes e di mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, presidente della Caritas Italiana che presiederà, a conclusione della Summer School, una solenne celebrazione eucaristica.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati