Avvenire di Calabria

Migranti: Unicef, “in America Latina e nei Caraibi uno su quattro è un bambino, la percentuale più alta a livello globale”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Secondo il Child Alert dell’Unicef lanciato oggi, in America Latina e nei Caraibi i bambini stanno migrando in numeri record e ora rappresentano la più alta percentuale di popolazione migrante rispetto ad altre regioni del mondo. “In tutto il mondo, i bambini – viene spiegato in una nota – rappresentano il 13% della popolazione migrante, ma in questa regione, circa una persona su quattro in movimento (25%) è un bambino, in aumento rispetto al 19% del 2019. Questo dato è eguagliato solo dall’Africa subsahariana, dove i bambini rappresentano anch’essi il 25% della popolazione migrante”. “Sempre più spesso – prosegue la nota – sono i bambini più piccoli a intraprendere questi viaggi pericolosi, con i minori di 11 anni che ora rappresentano fino al 91% di tutti i bambini in movimento in alcuni punti di transito chiave. Questa nuova realtà pone delle sfide alle politiche migratorie nazionali e alle risposte umanitarie nei Paesi di origine, transito e destinazione”.

“Un numero record di bambini – sottolinea l’Unicef – si sta spostando attraverso tre principali rotte migratorie in America Latina e nei Caraibi: attraverso la giungla del Darién tra la Colombia e Panama, la migrazione in uscita dal Sud America e nei punti chiave di transito nell’America centrale settentrionale e in Messico. La natura della migrazione in America Latina e nella regione dei Caraibi è cambiata radicalmente nell’ultimo decennio”.

“La violenza delle gang, l’instabilità, la povertà e gli eventi legati al clima stanno colpendo in modo allarmante la regione e spingendo sempre più bambini ad abbandonare le loro case”, ha dichiarato il direttore dell’Unicef per l’America Latina e i Caraibi, Garry Conille. “Sempre più bambini migrano, in età sempre più giovane, spesso da soli e provenienti da diversi Paesi d’origine, anche dall’Africa e dall’Asia. Quando attraversano diversi Paesi e talvolta l’intera regione, malattie e ferite, separazioni familiari e abusi possono turbare il loro viaggio e, anche se arrivano a destinazione, il loro futuro rimane spesso a rischio”.

Fonte: Agensir

Articoli Correlati