Avvenire di Calabria

Migranti: Human Rights Watch, “nel Darién subiscono estorsioni, rapine, violenze sessuali”

di Redazione Web

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Le restrizioni alla circolazione imposte dai governi delle Americhe hanno spinto migranti e richiedenti asilo a rischiare la vita attraversando il cosiddetto “tapón del Darién, il pericoloso tratto di giungla paludosa al confine tra Colombia e Panama. Lo dichiara l’ong Human Rights Watch in un rapporto di 58 pagine, intitolato “Quest’inferno era la mia unica opzione”. Human Rights Watch ha raccolto solidi elementi, rispetto al fatto che le restrizioni alla circolazione dai Paesi sudamericani verso il Messico e l’America centrale, spesso promosse dagli Stati Uniti, hanno contribuito ad aumentare il numero di persone che attraversano la giungla del Darién, esponendole ad abusi, compresa la violenza sessuale, e rafforzando la criminalità organizzata.

“Le storie dolorose che sentiamo nel Darién sono il risultato di politiche migratorie fallimentari che spingono i migranti in una giungla dove sono esposti a ogni tipo di pericolo”, ha dichiarato Juanita Goebertus, direttore per le Americhe di Human Rights Watch. “Le crescenti sfide migratorie nella nostra regione richiedono nuove politiche a livello regionale che garantiscano i diritti delle persone in movimento”. Nell’ultimo anno, più di mezzo milione di persone hanno attraversato il tratto di foresta nel loro viaggio verso nord, di solito verso gli Stati Uniti; tra questi, più di 440.000 venezuelani, a partire dal gennaio 2022. Human Rights Watch ha la zona quattro volte tra aprile 2022 e giugno 2023, e ha intervistato quasi 300 persone, per documentare le cause e le risposte a questa crisi. I ricercatori hanno anche analizzato dati e rapporti dei governi di Colombia, Panama e Stati Uniti, delle agenzie delle Nazioni Unite, delle organizzazioni internazionali, regionali e locali per i diritti umani e umanitarie e delle cliniche legali.

Sul lato colombiano del Darién, il Clan del Golfo, gruppo armato paramilitare coinvolto nel traffico di droga, regola le rotte che i migranti e i richiedenti asilo possono utilizzare, decide chi può assisterli lungo il percorso, estorce denaro a coloro che traggono vantaggio dal flusso migratorio e stabilisce regole di condotta per la popolazione locale e i migranti, che a volte fa rispettare con la violenza. Il Ministero della Difesa colombiano stima che il Clan ottenga in media 125 dollari per ogni persona che attraversa il Darién. Se la stima è corretta, il gruppo armato potrebbe aver guadagnato un totale di 57 milioni di dollari tra gennaio e ottobre 2023, grazie al suo controllo sulla rotta migratoria. Criminali e delinquenti abusano di migranti e richiedenti asilo mentre attraversano le numerose rotte attraverso la giungla, soprattutto sul lato panamense – denuncia il documento -. Commettono abitualmente rapine e abusi sessuali e in numerose occasioni stupri. L’organizzazione umanitaria internazionale Medici senza frontiere ha assistito 950 persone, soprattutto donne, che hanno denunciato violenze sessuali durante l’attraversamento del tapón del Darién dall’aprile 2021.

Fonte: Agensir

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