Avvenire di Calabria

Mediterraneo, Marcianò (Omi): «scoperchiare paure e interessi politici che gettano in mare il rispetto della vita e della dignità delle persone»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


“Oggi, per affrontare il problema del Mediterraneo”, occorrerebbe “scoperchiare paure, egoismi, interessi personali e comunitari, economici e politici, che, potremmo dire, gettano in mare il rispetto della vita e della dignità di ogni essere umano”. Così l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, mons. Santo Marcianò, nel suo messaggio al convegno internazionale “Mediterraneo oltre i confini: le imprese al centro delle sfide per lo sviluppo sostenibile” in corso oggi a Lecce, in occasione del 50° di R.I.Group di Trepuzzi (Lecce).

Nel ricordare che Gesù, “all’inizio della Sua missione, scende sulle rive del Mare di Galilea, sceglie tra alcuni pescatori i suoi apostoli e chiede loro di seguirLo”, l’arcivescovo osserva: “Queste parole, oggi, ci possono far tremare. Accade, infatti, di ‘pescare’ uomini, donne e bambini; vivi, morti, feriti, fuggiaschi, disperati, partiti soli o rimasti soli; provenienti da luoghi diversi, da cui cercano una via di fuga proprio in mare. Lo sanno bene, in particolare, i nostri militari”.

E se Gesù “non teme coloro che arrivano sulle rive del mare ma accoglie, sfama, guarisce; restituisce alla vita e reintegra nella vita della comunità coloro che, per qualche malattia o estraneità, ne sono esclusi o scartati”, per mons. Marcianò, questo é “richiesto anche a noi, senza dimenticare che il mare, nella storia, è stato anche una straordinaria via di comunicazione, capace di portare non solo a scambi economici o alla diffusione di mercanzie diverse, ma a una crescita di civiltà, a una condivisione della cultura, dell’arte, della bellezza…Ogni mare: tanto più il nostro Mediterraneo. Così, mentre sulla terra si rafforzavano le difese dei confini e delle fortezze, il mare poteva affratellare. E può ancora farlo!”.



Fonte: Agensir

Articoli Correlati