Avvenire di Calabria

L'avveniristico progetto proposto da privati finisce al centro del confronto tecnico a Palazzo San Giorgio

Mediterranean Life, il Comune frena ma apre a una nuova proposta condivisa

L'assessore Malara: «Nel 2019 la bocciatura della conferenza di servizi, ma siamo disponibili a trovare una soluzione che rispetti il quadro normativo»

di Redazione Web

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Ieri, presso il Comune di Reggio Calabria, si è tenuto l'incontro tra l'imprenditore Pino Falduto, promotore del progetto "Mediterranean Life" per la riqualificazione della zona sud della città, e l'Amministrazione comunale. Al centro del confronto, l’adeguamento del progetto ai piani comunali e le prospettive per una visione condivisa di sviluppo territoriale.

Il Comune valuta il progetto "Mediterranean Life": deluso l'imprenditore Falduto

L'incontro, svoltosi nel salone dei lampadari “Italo Falcomatà”, è stato voluto dall’Amministrazione comunale per un confronto con la società “Mediterranean Life Srl” (già Porto Bolaro srl), che aveva proposto, nel 2019, il progetto "Mediterranean Life" in località San Leo di Pellaro, definito dagli stessi promotori quale «progetto di rilevanza strategica per lo sviluppo turistico della città di Reggio Calabria».



Per l'Amministrazione comunale erano presenti l’Assessore con deleghe alle Politiche e ai programmi di pianificazione urbana e sostenibile, Paolo Malara, l’assessore con delega ai Lavori Pubblici e Grandi Opere, Francesco Costantino, la segretaria comunale, Antonia Criaco, il dirigente del settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Francesco Minutolo.


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L'imprenditore Pino Falduto, in rappresentanza della Mediterranean Life Srl, al termine dell'incontro, ha espresso la sua delusione, affidandola ai propri canali social, sottolineando gli ostacoli burocratici che, secondo lui, stanno rallentando la realizzazione del progetto. «Il progetto di Mediterranean Life, così come è stato concepito, non è realizzabile secondo l'Amministrazione di Reggio Calabria», ha affermato.

A detta dell'imprenditore reggino, in passato assessore comunale, «l'attuale amministrazione ha rilevato che il Piano Strutturale Comunale, approvato dalla stessa maggioranza che sostiene Giuseppe Falcomatà, non prevede nessuna indicazione per l'area in questione, rendendo il progetto non conforme. Inoltre, il piano spiaggia approvato sempre dalla maggioranza che sostiene il Sindaco Giuseppe Falcomatà, non include la possibilità di costruire un porto, e quindi anche su questo fronte non c'è conformità».

Falduto ha espresso amarezza anche per alcuni aspetti specifici: «In sintesi, dal punto di vista formale l’amministrazione dice di essere a posto. Ma il risultato è chiaro: ci viene impedito di realizzare Mediterranean Life», ha concluso l'imprenditore ne ringraziare comunque i rappresentanti del comune «per il confronto franco e professionale utilizzato: la burocrazia si ferma solo dove la politica vuole fare».

Il chiarimento dell'assessore alla pianificazione Malara: «Disponibili a valutare una proposta condivisa»

Nella nota ufficiale del Comune di Reggio Calabria, l’assessore Paolo Malara ha spiegato la posizione dell’Amministrazione. «L’incontro – ha chiarito a margine della riunione l’assessore Malara – aveva l’obiettivo di ascoltare i rappresentanti della società per confermare la disponibilità nei confronti di un possibile intervento proposto da un privato in accordo con l’Amministrazione comunale. È stato evidenziato che l’intervento a suo tempo proposto non ha la possibilità di essere preso in considerazione perché la conferenza preliminare di servizi, svoltasi nel 2019, ha dato esito negativo».



Nonostante le difficoltà, Malara ha ribadito la disponibilità a trovare una soluzione che rispetti il quadro normativo e risponda a interessi pubblici e privati: «Si tratta perciò di ripartire – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica – con una proposta concordata e condivisa con l’Amministrazione comunale che tenga conto dei giusti interessi privati, in una visione coerente con gli obiettivi di sviluppo del territorio definiti, che tenga conto di attività imprenditoriali capaci di trasformare il territorio comunale, in un nuovo assetto, condiviso, dell’ambito in cui si interviene e in relazione con la città, proposta, che va formulata nel rispetto della legislazione nazionale e regionale in cui l’interesse pubblico sia salvaguardato».

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