Avvenire di Calabria

Gianluigi Scaffidi ha scritto al prefetto di Reggio Calabria chiedendo di farsi portavoce della situazione con Palazzo Chigi

Medici aggrediti in ospedale, il commissario del Gom chiede al governo azioni incisive

Le richieste: «Maggiore presidio delle forze dell'ordine in corsia e arresto in flagranza per chi commette reati fisici contro camici bianchi»

di Redazione Web

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Uno degli ultimi episodi risale a qualche giorno fa, quando una dottoressa in servizio al Pronto Soccorso sarebbe stata aggredita da una paziente che avrebbe preteso di essere visitata subito. Per fortuna l'aggressione non ha comportato gravi danni fisici, grazie al tempestivo intervento di un altro operatore sanitario.

Medici aggrediti in ospedale anche a Reggio Calabria

Era stato lo stesso Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ha denunciare quanto accaduto al Pronto Soccorso del presidio "Riuniti". Gianluigi Scaffidi, però, adesso dice basta «alla luce dei gravi e reiterati episodi di aggressione nei confronti del personale ospedaliero consumatisi al Gom».


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Scaffidi ha preso carta e penna e scritto ufficialmente al Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, nella qualità di Presidente del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico, al fine di farsi portavoce presso il Governo di una richiesta di intervento legislativo risolutore.

Maggiore presenza delle forze dell'ordine negli ospedali e arresto immediato per chi aggredisce un sanitario

La lettera trasmessa nella giornata di ieri, 19 settembre, è motivata anche dalla «ferma convinzione che l’attuale assetto giuridico non tuteli a sufficienza gli operatori sanitari di tutta Italia, i quali sentendo minacciata la propria incolumità sul posto di lavoro non possono svolgere i compiti, delicatissimi, a cui sono chiamati, con la necessaria tranquillità. Ricordiamo, inoltre, se ce ne dovesse essere bisogno, che il ruolo dell’operatore sanitario è cruciale per la nostra società».


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Pertanto, prosegue Scaffidi, «da una parte, nell’assoluta consapevolezza dell’impossibilità d’incrementare con celerità la presenza delle Forze dell’Ordine nei Ospedali, e dall’altra, che la vigilanza privata non può svolgere mansioni equiparabili, non avendone - tra l’altro - le prerogative di Legge, è opinione del Commissario Straordinario del Gom, e di tutta la Direzione Strategica, che il momento sia maturo per un decisivo intervento nel merito in termini legislativi».


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Il Commissario Scaffidi nella missiva indirizzata al Prefetto affinché a sua volta la possa inoltrare al Governo chiede un intervento legislativo efficace: «la modifica, attraverso decretazione d'urgenza, dell'articolo 583 quater del Codice Penale, con previsione di arresto in flagranza differita o, in subordine, di introdurre nel Codice Penale, sempre attraverso decretazione d’urgenza, un titolo autonomo per il reato di "aggressione a personale ospedaliero" con previsione di arresto in flagranza differita, ferma restando la procedibilità d'ufficio».

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