Avvenire di Calabria

Marcinelle: Cgie, “oggi più che mai simboleggia anche l’importanza della dignità del lavoro e della necessità di garantirne sicurezza”

di Redazione Web

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“Un disastro assurto a simbolo di tutte le morti sul lavoro con l’istituzione della Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo con cui il governo nel 2001 ha voluto celebrare l’8 agosto quale tributo ai connazionali caduti mentre contribuivano alla crescita economica, sociale e culturale dell’Italia e dei Paesi che li hanno accolti”. Lo scrive in una nota il Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie), ricordando la tragedia dell’8 agosto 1956 in cui persero la vita 262 persone, 136 italiani. La miniera di Marcinelle – sottolinea il Cgie – “oggi più che mai simboleggia anche l’importanza della dignità del lavoro e della necessità di garantirne la sicurezza. La memoria di quella tragedia deve inoltre servire a formare la consapevolezza negli italiani in patria del grande contributo fornito al Paese, ieri come oggi, dalla nostra diaspora”. Folta la delegazione del Cgie – guidata dalla presidente Maria Chiara Prodi – questa mattina alle celebrazioni organizzate nel sito divenuto museo minerario. In rappresentanza del Governo  la sottosegretaria di Stato agli Affari esteri Maria Tripodi. Quest’anno, grazie a un’iniziativa del consigliere del Cgie Vincenzo Arcobelli, con il patrocinio del Consiglio generale degli italiani all’estero, oggi si celebrerà presso Monongah anche il ricordo della più grave tragedia che ha colpito gli emigrati italiani. Il 6 dicembre 1907, infatti, nella catastrofe mineraria di quella località del West Virginia perirono 361 lavoratori, di cui 171 italiani (secondo una stima per difetto poiché non fu possibile recuperare tutti i corpi).

Fonte: Agensir

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