Avvenire di Calabria

Entra nel vivo la rassegna musicale dedicata all'opera lirica promossa dal comune di Reggio Calabria

L’Opera dal balcone di Palazzo San Giorgio affascina reggini e turisti

Il centro storico della città trasformato in un palcoscenico a cielo aperto

di Redazione Web

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Grande successo anche per il secondo appuntamento del Festival Cilea, che ha trasformato il centro di Reggio Calabria in un palcoscenico a cielo aperto. Dopo il trionfo iniziale, l'Opera dal balcone di Palazzo San Giorgio ha conquistato nuovamente il pubblico, mescolando emozioni e note sotto le stelle.

La magia dell'Opera dal balcone

Il Festival Cilea ha offerto alla città di Reggio Calabria un’esperienza unica con l’Opera eseguita dal suggestivo balcone di Palazzo San Giorgio. Questo secondo appuntamento ha confermato il grande successo dell’iniziativa, che ha attirato non solo melomani e professionisti della musica, ma anche moltissimi cittadini e turisti, incantati dalla bellezza della musica classica in una cornice inedita.


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Il programma delle Serenate e dell’Opera, eseguito da questo straordinario affaccio sul Corso e sul Teatro Cilea, ha proposto un repertorio di assoluto rilievo. Un esperimento culturale, già sperimentato in alcune capitali europee, che ha trovato a Reggio Calabria un'accoglienza calorosa, riuscendo a toccare profondamente l'animo dei suoi fruitori. Molti spettatori sono rimasti visibilmente commossi, segno del potere della cultura di lasciare un’impronta immateriale e duratura nei cuori.

Un programma di capolavori musicali

La serata ha offerto una scaletta ricca e articolata, composta da una serie di "perle" della musica lirica. Tra i brani eseguiti, i capolavori di Mozart come Tutto ancor non ho perso... Via resti servita da Le nozze di Figaro, Cosa mi narri... Sull'aria dallo stesso, e Prenderò quel brunettino da Così fan tutte. Inoltre, il pubblico ha potuto ascoltare Sous le dômes epais da Lakmé di Delibes, Sono pochi fiori da L'amico Fritz di Mascagni, e alcuni dei maggiori successi di Puccini come Ch'il bel sogno da La Rondine, Un bel dì vedremo da Madama Butterfly, O mio Babbino caro da Gianni Schicchi, Donde lieta e Quando m'en vo da La Bohème, e Scorri, fiume eterno da Il Tabarro. Non sono mancati brani di Donizetti, tra cui Udite o rustici da L'elisir d'amore, Vien Leonora da La Favorita, e Come s'en va contento... Quanto amor da L'elisir d'amore.


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Il festival ha dedicato ampio spazio a Puccini, in occasione del centenario, che sarà celebrato con un tributo speciale all’Arena dello Stretto intitolato “Le donne di Puccini”.

Artisti locali al centro della scena

A interpretare le soavi note dal balcone di Palazzo San Giorgio sono state le talentuose voci dei soprani Chiara Pirrò e Roberta Panuccio, del baritono Domenico Cagliuso, accompagnati al pianoforte da Francesco Rosaniti. Questi artisti, tutti legati al Conservatorio di Reggio Calabria, hanno saputo incantare il pubblico con esibizioni impeccabili.

Il direttore artistico Alessandro Tirotta ha sottolineato l’importanza di valorizzare i talenti locali, sia durante la presentazione del Cilea Lyric & Classic Music Festival che prima di ogni esibizione, rendendo omaggio alla qualità e alla dedizione dei musicisti reggini.

Una città che guarda in alto

La scelta di portare l’Opera e la musica dai balconi, con la produzione di spettacoli interamente realizzati da professionisti locali, ha contribuito a far emergere una Reggio Calabria che "alza gli occhi e il cuore". Questo esperimento culturale ha saputo non solo divertire ma anche coinvolgere emotivamente il pubblico, rendendo la città protagonista di un’esperienza artistica di grande valore.


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Attraverso le immagini e i suoni che riecheggiano tra i muri e le scale del Teatro Cilea, Reggio Calabria ha riscoperto la sua vocazione culturale, capace di rigenerare bellezza e sensibilità attraverso la memoria collettiva.

Prossimi appuntamenti

Il Festival Cilea prosegue il suo cammino di successo con i prossimi eventi all’Arena dello Stretto, che includeranno “Le donne di Puccini”, “Pierino e il lupo” e “Musica e Cinema”, continuando a celebrare l’arte e la cultura in una città che ha dimostrato di saper guardare in alto, sia fisicamente che metaforicamente.

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