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“La guerra in corso in Libano sta sconvolgendo la vita dei bambini e, in molti casi, infligge loro gravi ferite fisiche e profonde cicatrici emotive. Secondo il Ministero della Sanità libanese, dall’ottobre 2023 sono stati uccisi 166 bambini, mentre almeno 1.168 sono stati feriti. Questo devastante bilancio cresce di giorno in giorno”. Lo ricorda, oggi, la direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell.
Dal 4 ottobre di quest’anno, “ogni giorno almeno un bambino è stato ucciso e 10 feriti. Altre migliaia di bambini, che sono sopravvissuti fisicamente indenni ai continui bombardamenti per molti mesi, sono ora fortemente angosciate dalla violenza e dal caos che li circonda.
I bambini in tutto il Libano mostrano allarmanti segni di disagio emotivo, comportamentale e fisico”, sottolinea la direttrice generale dell’Unicef, le cui squadre hanno incontrato “bambini attanagliati da una paura opprimente e da un’ansia crescente, tra cui ansia da separazione, paura della perdita, isolamento, aggressività e difficoltà di concentrazione. Molti hanno il sonno disturbato, sono tormentati da incubi, mal di testa e perdita di appetito. Privati della sicurezza, della stabilità e del sostegno offerti dalla scuola, molti di questi bambini sono lasciati senza gli spazi di cui hanno bisogno per giocare, imparare e guarire”.
“La guerra distrugge gli ambienti sicuri e accoglienti di cui i bambini hanno bisogno. Quando i bambini sono costretti a sopportare periodi prolungati di stress traumatico, corrono gravi rischi per la salute e la psicologia, e le conseguenze possono durare tutta la vita”, evidenzia Russell. L’Unicef è presente sul campo per fornire sostegno psicologico d’emergenza a migliaia di bambini e a chi se ne prende cura: “Dal 23 settembre 2024, l’Unicef ha raggiunto più di 9.600 bambini e persone che se ne prendono cura con un primo soccorso psicologico e ha fornito un sostegno a livello comunitario a quasi 10.000 bambini”.
Ma, conclude Russell, “la vera guarigione potrà iniziare solo quando finirà la violenza. I bambini in Libano hanno bisogno di un cessate il fuoco permanente e immediato, in modo da poter accedere in sicurezza ai servizi essenziali e iniziare a riprendersi dal trauma della guerra. Dobbiamo agire ora per evitare che altri bambini vengano feriti o uccisi e per proteggere il futuro di ogni bambino in Libano”.
Fonte: Agensir