Avvenire di Calabria

L’analisi di Federconsumatori sugli stabilimenti balneari

Dai dati calabresi emerge che a pesare sulle vacanze saranno alcuni rincari

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

L’indagine ha interessato 28 comuni dislocati fra la costa jonica e quella tirrenica

Anche per l’estate 2024 Federconsumatori Calabria propone la propria indagine sul costo dei servizi degli stabilimenti balneari della nostra regione. L’indagine ha interessato 28 comuni dislocati in tutte le Province. E distribuiti fra la costa jonica e quella tirrenica. Sul totale 18 i Comuni interessati con Bandiera Blu 2024.


Adesso siamo anche suWhatsAppnon perdere i nostri aggiornamenti: VAI AL CANALE


Nei 28 Comuni oggetto dell’indagine sono state prese a campione le offerte di 77 stabilimenti balneari sulla basa delle proposte rilevate nei giorni del 3 e 4 luglio per il servizio di 1 ombrellone e 2 sdraio. Hanno risposto al monitoraggio il 99% degli stabilimenti balneari mentre per uno solo si è acquisita la proposta dal sito online.
A distanza di poco più di mese dalla data della richiesta del servizio spiaggia richiesto per 8 giorni, dal 10 al 17 agosto, il 26% degli stabilimenti campionati pari a n. 20, ha dichiarato il tutto esaurito. Di questi, ben 13 lidi pari al 65%, ricadono su spiagge con Bandiera Blu 2024.

L'analisi della presidente di Federconsumatori Calabria

Mimma Iannello Presidente Federconsumatori Calabria Aps, afferma: «Per il nostro Osservatorio Nazionale, sulle vacanze 2024 peseranno numerosi aumenti. Dal costo per alberghi (+14%), al costo del pedaggio stradale (+3%), dei ristoranti (+6%), alle consumazioni bar (+4%). A questi ed altri aumenti si aggiungono anche quelli per i servizi di spiaggia (+3%)».

E aggiunge: «rincari che non rispondono ad alcuna ratio inflazionistica. Sostanzialmente, nella diversificazione delle offerte, si registrano aumenti sensibili che, sommati al costo dei parcheggi e alla scarsa offerta di spiagge libere in molte località, rendono l’accesso al mare con servizio un privilegio per pochi se non nelle retrovie in 8° o 9° fila. A ciò si aggiunge che già in queste prime settimane stanno arrivando segnalazioni da note località, con cui si denunciano gravi carenze nella qualità di abitazioni private adibite a locazione turistica».


PER APPROFONDIRE: Il sindaco Falcomatà è intervenuto all’Assemblea regionale Anci


«Ed inoltre, segnalazioni di mare sporco, di costi elevati di parcheggio, d’incuria stradale, di carenze idriche, di difficoltà, per residenti e villeggianti. Di godere del giusto riposo per l’inquinamento acustico in prossimità di ristoranti, lidi e hotel con musiche ad elevato volume sino a tarda notte. È il segnale che c’è ancora tanto da potenziare, da normare ed organizzare da parte di ogni Ente Locale e per responsabilizzare gli operatori economici ad elevare la qualità turistica complessiva che non è un fattore da delegare al liberismo del mercato o a villeggianti che pensano sia consentito tutto bensì, deve rispondere a precise norme, al contenimento dei prezzi e al buon vivere civile».

Articoli Correlati