Avvenire di Calabria

La sezione Adspem di Lazzaro rilancia il suo impegno

Un ritorno in rosa dopo Giovanni Simone che lascia il testimone a Pia Basile

di Redazione Web

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Tra i primi obiettivi certamente quello di implementare il numero di donatori di sangue

Si è insediato nei giorni scorsi il nuovo Direttivo della sezione territoriale Adspem di Lazzaro. Un ritorno in rosa dopo Giovanni Simone che lascia il testimone a Pia Basile.


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Nel suo complesso il nuovo direttivo è stato così proclamato: Basile Pia A.F. - Presidente; Malara Sonia - Vice Presidente; Vacalebre Giusy - Segretario; Simone Giovanni - Tesoriere; Crea Ezio - Consigliere; Imbalzano Davide - Consigliere; Irto Simone - Consigliere; Pelle Leonardo - Consigliere; Siviglia Rocco - Consigliere; Zampaglione Fabio Giuseppe - Consigliere; Zito Ivan - Consigliere.

Il nuovo presidente della sezione Adspem di Lazzaro, dopo i saluti e ringrazianti di rito, ha ringraziato l’ex presidente per il lavoro svolto. Impegnandosi a continuare nel solco tracciato, cercando di migliorare gli splendidi risultati ottenuti sino ad ora. Per questo ha chiesto la collaborazione di tutti perché solo grazie al gioco di squadra si possono ottenere migliori risultati. Il nuovo direttivo ha subito gettato le basi per le future attività. Dispensando compiti e ruoli a tutti i suoi membri per ottimizzare al meglio le risorse e gestire al meglio le sfide che si sono prefissati.


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Si sono registrare delle new entry tra cui Fabio Giuseppe Zampaglione, a rappresentare il territorio del Comune di Montebello Jonico. Gli obbiettivi di questo nuovo direttivo saranno quelli di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della donazione. Cercando di implementare il numero di donatori per poter affrontare la carenza di scorte ematiche che metterebbero a rischio numerose vite. Proprio per questo, sin dà subito, il nuovo direttivo, dopo un proficuo confronto, ha messo in cantiere numerose iniziative che saranno rese note non appena messe a punto. Tutte finalizzate a coinvolgere le numerose realtà locali che si occupano di sociale. E realizzare una rete forte e solida di donatori che possano rispondere alla chiamata della solidarietà alla Vita, perché donare sangue e donare al Vita.

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