Avvenire di Calabria

La mostra “Fiere” di Andy Trema allo spazio Sottogiudecca

Eclettica artista salentina da anni residente a Roma approda per la prima volta in Calabria

di Redazione Web

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Un momento di ritualità condivisa che trova spazio nella poetica installazione

Sottogiudecca, lo spazio interamente dedicato al contemporaneo a Reggio Calabria, sabato 20 luglio alle ore 19.00, presenta in anteprima la personale di Andy Trema dal titolo "Fiere", a cura di Marta Toma e Giulia Toma.


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Andy Trema, eclettica artista salentina da anni residente a Roma, approda per la prima volta in Calabria con un progetto espositivo inedito, che esalta la versatilità e la forza di carattere della donna, portando alla luce le sue connessioni con mondo animale. ‘Fiere’ è introdotta da un’opera ammantata di mistero e magia (Le foglie del Male, 2023), che estrinseca il bicefalismo dell’animo femminile, attraverso una fusione panica con la Natura. Oltre la soglia, abnormi figure zoomorfe (serie Focus, 2023) vegliano su un ciclo di opere su carta, ispirate al simbolismo dei tarocchi e degli antichi bestiari medievali.

La nuova mostra di Sottogiudecca

Percorrendo questa intricata selva di Fiere a riposo, corpi bestiali e teste di donna si intrecciano in ardite pose tantriche, che sprigionano un’energia mistica e primordiale. La deformità è qui un dono sciamanico: la facoltà di incarnare un potere spirituale, assumendo sembianze e virtù del proprio animale guida. Gli arti si fanno zampe, zoccoli, artigli. Fiere e serafiche, queste docili belve hanno volti femminei asciutti e solenni. Non fauci, ma dolci labbra e piccoli occhi acuti, intagliati come fessure. Sono donne-chimere, sapienti e inafferrabili, custodi del fascino occulto e universale della dea madre.

Questo archetipo intriso di reminiscenze pagane e figure mitologiche proprie di tutte le antiche civiltà, rifiorisce durante l’Umanesimo in un immaginario fantastico popolato da fauni, centauri e altre creature ibride, in cui la ferocia delle tre fiere dantesche convive con l’ideale della «fera bella e mansueta» di Petrarca. Un’ ambiguità perfettamente “personificata” dalla lupa (Lupe di Venere, 2024), innatamente spietata, ma intimamente mossa da un istinto materno che supera le barriere di specie.


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Il concetto di “prendersi cura” come missione - culturalmente associato al genere femminile - si trasfigura in un gesto d’affetto e dedizione, teneramente tramandato di generazione in generazione (Trecce di Resistenza, 2024). Un momento di ritualità condivisa, che trova spazio nella poetica installazione appositamente pensata per la project room: una candida costellazione di occhi da cui scorrono lacrime da intrecciare, in un’emozionante performance partecipata (testi di Marta Toma).

Le info per visitare la mostra

La mostra sarà visitabile in Sottogiudecca (Via Giudecca 23 / -1 floor, Reggio Calabria), dal 20 luglio al 31 agosto 2024 (Lun: 16.30-20.30; Mar - Sab: 09-13/16.30-20.30 | ingresso gratuito).
Info: sottogiudecca@gmail.com | www.galleriaartetoma.com/sottogiudecca

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